Uomo politico ed economista italiano (Napoli 1873 - ivi 1959). Socialista, fu tra i leader del sindacalismo rivoluzionario. Dopo aver ripiegato su posizioni più moderate, nel 1913 entrò alla Camera come [...] sindacale delle aziende. Combatté il fascismo con l'attività politica e gli scritti (Le due politiche: fascismo e riformismo, 1923; La dittatura della borghesia, 1924). Vivace studioso di storia delle dottrine economiche (Le dottrine economiche di F ...
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Uomo politico italiano (Resina 1889 - Formia 1970). Socialista antiriformista, ebbe un ruolo di primo piano nella formazione del Partito comunista d’Italia, di cui fu segretario (1921). Messo prima in [...] formalmente nel luglio 1919 sulla base del riconoscimento del valore della rivoluzione sovietica, della rottura col riformismo, della non partecipazione elettorale. Grazie alla costituzione di tale frazione e alla sua estensione nazionale, conquistò ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] , "Rivista Storica Italiana", 105, 1993, nr. 2, pp. 556-60, 562, 565 s., 570 s., 573, 580.
Per la cultura, le riforme e la politica interna:
C. Pietrangeli, Scavi e scoperte di antichità sotto il pontificato di Pio VI, Roma 1958².
E. Piscitelli, La ...
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ANTALDI, Antaldo
Giovanni Tantillo
Di famiglia patrizia, nacque a Urbino nel 1770. Il padre Giovanni Battista, pur essendo un conservatore, dopo l'occupazione francese fu incaricato nel 1797 di rappresentare [...] , l'A. partecipò vivacemente alla vita politica della sua provincia, ispirando la sua attività a principi di moderato riformismo: fu eletto (25 marzo 1798) moderatore del circolo costituzionale di Pesaro e fu nominato tribuno della Repubblica romana ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] (per gli avvenimenti in questione ➔ Francia).
La cultura illuministica, di cui era già stata espressione l’azione riformatrice di molti sovrani europei, con provvedimenti innovatori nella legislazione e nell’amministrazione, fu il precedente ideale e ...
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LEONE, Enrico
Daniele D'Alterio
Nacque a Pietramelara, in Terra di Lavoro, l'11 luglio 1875 da Pietro e Marianna di Muccio. Stabilitosi fin dal 1886 a Napoli, dove i genitori gestivano una modesta locanda, [...] percezione del proletariato in lotta da parte del L. e dei sindacalisti indusse la frazione a dissociarsi sia dal riformismo turatiano sia dal massimalismo ferriano. Alla nascita a Milano del giornale Avanguardia socialista e alla crescita di un'area ...
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FERRERO, Pietro
Giuseppe Sircana
Nacque a Grugliasco, in provincia di Torino, il 12 maggio 1892, da Giuseppe e da Carlotta Carolina Scarafia.
Nel 1913 la morte del padre, operaio e fondatore della cooperativa [...] Circolo di studi sociali, sorto nel febbraio 1905 alla "barriera" di Milano con lo scopo di lottare contro il riformismo. Nel 1911 il circolo si trasformò in Scuola moderna, ispirata alla "Escuela moderna" del pedagogista spagnolo Francisco Ferrer, e ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
sommario: 1. Crisi dell'internazionalismo e ‛multipolarismo' comunista. 2. Il mondo sovietico da Breznev a Gorbačëv. 3. L'eurocomunismo. 4. La ‛demaoizzazione' in Cina [...] e statali della Cina.
La Cina attuale è quindi ormai profondamente ‛demaoizzata' e si è data una linea di riformismo pragmatico, la quale, nonostante l'omaggio sempre tributato al pensiero del fondatore della Cina comunista, ha trovato il proprio ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] si mostrò incapace di evitare il rafforzamento delle tendenze rivoluzionarie che miravano a distruggerlo. Esso oscillò tra un riformismo inadeguato e incoerente, l’immobilismo e la reazione. L’abolizione della servitù della gleba, voluta dallo zar ...
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PARISI, Giuseppe Ruggero
Giuseppe Civile
– Nacque a Moliterno, in Basilicata, il 27 marzo 1745 da Domenico e Margherita Porcellini di Stigliano. La famiglia paterna, di origine calabrese, era di rango [...] 1771 uscì dall’Accademia con il grado di tenente e la qualifica di ingegnere del Genio militare. L’ambito della riforma in senso moderno della professione militare si presentava in quella fase come un settore privilegiato, nel quale sperimentare l ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...