D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] A. Sindoni, Chiesa e società in Sicilia e nel Mezzogiorno, secoli XVIIIXX, Reggio Calabria 1984, ad Ind.; Id., Dal riformismo assolutistico al cattolicesimo sociale, Roma 1984, ad Ind.
Sull'attività svolta dal D. nel Regno sardo e sulle sue battaglie ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] -1912, Milano 1977, p. 232; B. Di Porto, G. C. scrittore repubblicano…, in La Voce repubblicana, 16 febbr. 1977; Id., Tra riformismo e intransigenza: la posizione di G. C., in Arch. trimestrale, IV (1978), 1-2, pp. 27-30; Id., I repubblicani nell'età ...
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JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] junior e il "Rinnovamento", in Rass. storica del Risorgimento, LVI (1969), 2, pp. 183-254; O. Confessore, Conservatorismo politico e riformismo religioso. "La Rassegna nazionale" dal 1898 al 1908, Bologna 1971, pp. 321, 324, 328, 349 ss., 360, 364; F ...
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FARAVELLI, Giuseppe
Paola Caridi
Nacque a Broni (Pavia) il 29 maggio 1896 da Giovanni, esattore delle imposte, e da Maria Cambieri, donna brillante e raffinata. Cresciuto in una famiglia della media [...] , P. Della Giusta, L. Basso e R. Morandi.
Quasi tutti erano allievi di B. Griziotti, noto esponente del socialismo riformista nonché ordinario di scienza delle finanze all'ateneo pavese. Insieme con Veratti, Bufferetti, Jucker e Pennati, il F. faceva ...
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DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] che lo divideva dal resto della classe politica, facendone, con G. Mosca, uno dei pochi risoluti avversari di riforme importanti come l'istituzione del suffragio universale, che giudicava prematuro a causa dell'ancora massiccio analfabetismo, e la ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] e d'entrare in un partito politico" (ibid.).
Divenne urgente, nell'animo semplice del G., tentare di realizzare una grande riforma del potere, capace di impedire l'eterno susseguirsi, nella storia, di guerre, lutti e distruzioni. Espresse le sue idee ...
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PECCHIO, Giuseppe
Elena Riva
PECCHIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 15 novembre 1785 da una famiglia ammessa al patriziato cittadino già dal 1543. Terzogenito di Antonio e di Francesca Goffredo, ebbe [...] . 477-508 e passim; G. Gaspari, Tra letteratura e nuove scienze. La parte di G. P., ibid., p. 217; Id., Riformismo settecentesco e Risorgimento: l’opera di Pietro Verri e il pensiero economico italiano della prima metà dell’Ottocento, in Il pensiero ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] , a N. fu proclamato re il figlio secondogenito Ferdinando IV (1759-1825; I dal 1815). Un intelligente e illuminato riformismo, attuato essenzialmente dal ministro B. Tanucci e ispirato alle idee politiche di P. Giannone e a quelle economico-sociali ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] Egli è pur certo, che se furono di ordinario raffrenati dal re Federigo i nobili e i grandi, non si videro giammai riformati e corretti". Dopo il debole governo di Pietro e il buon governo del principe Giovanni le fazioni riesplosero. Il libro V, che ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] , ma molto lontano sia dall’accettare il neoguelfismo, sia soprattutto da posizioni liberali: aveva piuttosto in mente moderatissime riforme amministrative. Era però teso a farsi benvolere e quindi concesse uno Statuto e fece altre mosse che potevano ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...