COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] . All'insegna di questi principi egli richiamò il Parlamento, e in particolare i quattro gruppi della democrazia e il gruppo riformista, ad adoperarsi per "un'opera concorde di pacificazione e di giustizia" (discorso del 10 ag. 1922, in A. Repaci, II ...
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ROMANELLI, Romano
Alessandra Imbellone
ROMANELLI, Romano. – Nacque a Firenze il 14 maggio 1882, da Raffaello e da Sofia Benini. La sua formazione artistica ebbe inizio presso lo studio paterno: due [...] 1911 e il 1912 alla guerra italo-turca (guerra di Libia) al comando di un incrociatore, deluso dalla politica riformista dell’Italia giolittiana lasciò la Marina per dedicarsi interamente alla scultura. Fondamentale fu il soggiorno a Parigi del 1912 ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] di numeri fra il marzo e l'ottobre 1926, e soprattutto sul quotidiano Il Lavoro di Genova, diretto dal vecchio riformista G. Canepa e per anni sostanzialmente tollerato dal regime. Importante fu infine la collaborazione, dal 1926 al 1933, alla ...
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SCHUPFER, Francesco
Natale Vescio
– Nato a Chioggia, il 6 gennaio 1833, da Francesco, che esercitava il ruolo di pretore, e Anna Duse Masin, studiò giurisprudenza a Innsbruck e, successivamente, [...] del rinascimento giuridico. Realizzò anche interventi pionieristici sul diritto moderno attraverso un programma che non smentiva l’opzione riformista di uno studioso attento ai problemi del suo paese e del suo tempo. Nel pregevole saggio Degli ...
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CABIATI, Attilio
Ernesto Galli della Loggia
Figlio di Aurelio e Clotilde Besca, nacque a Roma da una famiglia lombarda di origine ebraica il 18 ag. 1872. Compiuti gli studi secondari a Bergamo, concorse [...] del C., che non venne mai meno, per il movimento operaio - sempre beninteso nei limiti del più rigoroso pragmatismo riformista - significò proprio la speranza che un forte movimento operaio avrebbe messo in moto una sana dinamica sociale fondata sul ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] (Roma 1922) dove si commentava il progetto di "cogestione" Giolitti-Labriola con postille di sapore neocapitalistico e riformista, e dove si criticavano i limiti del partecipazionismo borghese che in sintonia con le proprie enunciazioni di principio ...
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DE PIETRI TONELLI, Alfonso
Denis Giva
Nacque a Carpi (Modena) il 2 giugno 1883 da Tommaso ed Elvira Rossi. Laureatosi in scienze economiche all'università di Venezia nel 1908, fu docente dapprima all'istituto [...] esempio, in una conferenza alla casa del popolo di Rovereto, egli criticava con particolare fermezza il socialismo riformista, ma adottava ormai una forma di antistatalismo di derivazione liberale, non più legata alle posizioni rivoluzionarie degli ...
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TOMMASI, Donato
Laura di Fiore
Nacque a Napoli il 26 novembre 1761 in una benestante famiglia borghese, figlio di Felice Pasquale e di Teresa Gamboni.
Il padre, nato a Calimera, in Terra d'Otranto, [...] ’ultimo nel 1788. A colui che può essere considerato il principale ispiratore dei principi alla base del suo progetto di riforma per l’ordinamento giuridico del regno, Tommasi dedicò uno scritto in occasione della morte, l’Elogio storico del cavalier ...
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RENIER, Paolo
Vittorio Mandelli
RENIER, Paolo. – Nacque a Venezia nel palazzo di famiglia, a S. Stae, il 21 novembre 1710 (Archivio di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, reg. 63 (=XIII), c. 316v) [...] il 27 marzo 1746, rimase, senza interruzione, dal 1750 al 1764 – ne fece presto il punto di riferimento della fazione riformista del patriziato veneziano, accanto a personalità quali i fratelli Memmo, Andrea e Bernardo di Pietro, e Angelo Querini di ...
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PANCIATICHI, Bandino
Elisabetta Stumpo
PANCIATICHI, Bandino. – Nacque a Firenze il 10 giugno 1629 da Bandino di Niccolò e da Diana di Baldassarre Guadagni. Antica casata appartenente alla più insigne [...] settembre 1681), e nel 1682 il governatorato dell’ospedale di S. Spirito in Sassia. Sostenitore della politica riformista papale, dovette confrontarsi in questi anni con l’intransigente cardinale Pietro Vito Ottoboni, contrario in particolare all ...
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riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...