Scrittore lettone (n. presso Skrīveri, Vidzeme, 1877 - m. Riga 1970). Dal 1908 si dedicò esclusivamente all'attività letteraria e alla propaganda politica, avendo aderito (1917) al comunismo. I primi romanzi, [...] troppo palesemente tendenziosi negli attacchi alla borghesia, sono riuniti nella doppia trilogia Robežnieki (1909-35). Più semplici e limpide sono le novelle raccolte nei volumi Vēju kauja ("La battaglia ...
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Poeta lettone (1901-1968). Compì gli studî a Riga dove fece parte di varie organizzazioni studentesche. Dal 1918 pubblicò poesie di contenuto sociale su riviste letterarie. Le sue raccolte di poesie (Pavasara [...] ūdeņi "Acque di primavera", 1925; Vējs̄ no jūras "Vento dal mare", 1927; Vakara mā-koņi "Nubi della sera", 1930; Klusums "Silenzio", 1944) hanno una chiara tendenza romantica. Si dedicò anche alla narrativa ...
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Poeta lettone (n. presso Bauska, Curlandia, 1874 - m. Riga 1940), insegnante elementare e ginnasiale; legato al Romanticismo in gioventù, si avvicinò poi alla Corrente nuova che rappresentava le idee progressiste [...] dell'epoca. La prima raccolta di poesie è del 1895 (Akordi "Accordi"); a essa seguirono Divas pasaules ("Due mondi", 1899), Rekviēm ("Requiem", 1899), Atraitnes dēls ("Il figlio della vedova", 1900), Uz ...
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SEEBACH, Marie
Giuseppe Gabetti
Attrice tedesca, nata a Riga il 24 febbraio 1829, morta a Saint Moritz in Engadina il 3 agosto 1897. Fu sul teatro una gentile interprete di quel "realismo poetico" che [...] dominò il gusto dopo il '48. Nelle parti di Gretchen, di Ofelia, di Luise Millerin creò figure di dolci fanciulle, appassionate e poetiche, il cui duro destino commoveva il pubblico. E fu anche nella vita ...
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sublorentziana
sublorentziana [Comp. di sub- e lorentziana] [OTT] Riga, o linea s.: particolare profilo di righe spettrali di assorbimento, derivato da quello lorentziano; per es., v. ottica atmosferica: [...] IV 348 e ...
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Delo, problema di
Delo, problema di costruzione con riga e compasso di un cubo avente volume doppio di un cubo di dato spigolo. È detto anche problema della duplicazione del cubo (→ cubo, duplicazione [...] del) ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] e passò poi alla regia di testi teatrali: Meksikanec ("Il messicano", 1920-21) di H. H. Arbatov; Na vsjakogo mudreca dovol′no prostoty ("Anche il più saggio si sbaglia", 1923) di A. N. Ostrovskij, col ...
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Giureconsulto, nato a Riga il 12 agosto 1822, morto a Stoccarda il 18 agosto 1890. Nel 1858 fu nominato professore ordinario di diritto pubblico e diritto internazionale nell'università di Dorpat e nel [...] 1882 nell'università di Heidelberg. Fu uno dei fondatori dell'Institut de droit international (1873). Pubblicò: Das Asylrecht in seiner geschichtlichen Entwickelung (Dorpat 1853); Die Systematik des Völkerrechts ...
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Pseudonimo del poeta lettone Jānis Pliekšāns (Tadenava, Zemgale, 1865 - Riga 1929). Redattore capo (1891-95) del giornale Dienas Lapa ("Il quotidiano"), fondato nel 1886 come organo del movimento Jaunā [...] ecc., e compose la sua prima raccolta di versi, Tālās nuoskaņas zilā vakarā ("Echi lontani nella sera azzurra", 1903). Tornato a Riga (1903), dopo la rivoluzione del 1905 si recò di nuovo in esilio. In Svizzera, a Castagnole (1906-20), scrisse le sue ...
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Poetessa lettone, nata a Riga il 30 maggio 1931. Dopo aver frequentato il Politecnico nella città natale, ha studiato letteratura e giornalismo all'università di Mosca. Divenuta membro, nel 1958, dell'Associazione [...] Mūsdienu latviešu padomju literatūra: 1960-1980 (Letteratura lettone sovietica contemporanea: 1960-1980), a cura di V. Hausmanis, Rīga 1985, pp. 199-209.
Latviešu rakstniecība biogrāfijas (Biografie della letteratura lettone), a cura di V. Hausmanis ...
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riga
s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, con l’inchiostro, col gesso sulla...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...