Patriota e scrittore lituano (Riga 1873 - Kaunas 1929); diede vita all'organizzazione militare volontaria dei "franchi tiratori" all'epoca della riconquista dell'indipendenza del paese. Come scrittore [...] è noto per racconti (Giedra "Il sereno" e Ne užmusk "Non uccidere") e per numerosi articoli ...
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, Jeļena Tennista lettone (n. Riga 1997). Determinata, dotata di potenza e velocità, è stata campionessa under 18 a Wimbledon nel 2014 e dallo stesso anno è professionista. Nel 2017 ha vinto il suo primo [...] titolo Slam, il Roland Garros, unica giocatrice non in testa di serie ad avere raggiunto questo risultato e prima lettone della storia a vincere un titolo del Grande Slam ...
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Tenore lirico (Jaroslavl´ 1872 - Riga 1934), uno dei maggiori dell'epoca, ebbe tecnica eccellente; esordì all'Opera di Mosca nel 1897. Si ricordano in particolare le sue interpretazioni dell'Eugenio Onegin [...] di P. I. Čajkovskij, del Principe Igor di A. P. Borodin, del Lohengrin di R. Wagner, del Werther di J.-É.-F. Massenet ...
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Matematico (Riga 1911 - Mosca 1978), prof. all'univ. di Mosca; dal 1961 è stato presidente dell'Accademia delle Scienze sovietica. Si è occupato di varie questioni di matematica pura e applicata; le sue [...] ricerche sull'aerodinamica e sulla teoria delle vibrazioni hanno dato un contributo notevole allo sviluppo dell'aeronautica e della missilistica ...
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Regista cinematografico sovietico (Riga 1902 - Mosca 1976); attore e regista al Teatro sperimentale di stato con V. E. Mejerchol´d, entrò nel cinema come tecnico nel 1928. Tra i suoi film: Putëvka v žizn´ [...] ("Verso la vita", 1931); Grunja Kornakova (1936), primo film sovietico a colori, Soročinskaja jarmarka ("La fiera di Soročinskij", 1939 ...
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Scrittore lettone (Tirza 1871 - Riga 1942). Esiliato nel periodo indipendente (1924) per aver rivestito incarichi politici nel governo filotedesco instaurato dal gen. R. von der Goltz, poté tornare in [...] Lettonia solo durante la seconda guerra mondiale. Tra le sue opere poetiche, si ricorda la raccolta Cela malā ("Sul bordo della via", 1900). Fu autore di numerosi racconti e di alcuni romanzi, fra cui: ...
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Musicista (Glasgow 1864 - Riga 1932). Studiò specialmente a Londra e, con F. Liszt, a Weimar. Dal 1907 è stato direttore della Deutsche Hochschule für Musik di Berlino. Quale concertista di pianoforte [...] fu tra i più celebrati del suo tempo, e anche si distinse quale fecondo ed efficace compositore di musica teatrale (circa una ventina di opere, tra cui ancora si eseguono Tiefland e Die toten Augen) e ...
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Diplomatico e scrittore lettone (Riga 1887 - Washington 1948). Fervido promotore (dal 1918) dell'indipendenza nazionale, costituitasi la Repubblica Lettone fu (1920) direttore dell'ufficio stampa al ministero [...] degli Esteri. Fu poi ministro a Mosca (1932) e a Washington (1935) dove, dopo l'annnessione della Lettonia da parte dell'URSS, pubblicò numerosi scritti di protesta. Oltre a una History of Latvia (post., ...
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Scultrice (Riga 1889 - Mosca 1953). Si perfezionò a Parigi (1912-14) e in Italia (1914); le sue prime opere rivelano l'influenza dell'arte formalistica; passata in seguito al realismo, eseguì una serie [...] di busti e fu uno dei rappresentanti più eminenti dell'arte monumentale in Russia (notissimo il gruppo scultorio d'acciaio L'operaio e la colcosiana, alto 24 m, presentato all'Esposizione internazionale ...
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Donna politica lettone (n. Riga 1937). Professoressa nel dipartimento di psicologia dell'università di Montreal (1965-1998, poi prof. emerito), nel 1998 è tornata in Lettonia, divenendo la prima direttrice [...] dell'Istituto lettone. Nel giugno 1999 è stata eletta presidente della Repubblica, prima donna a conquistare tale carica in un paese dell'Europa centro-orientale; riconfermata nel 2003, nel 2007 gli è ...
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riga
s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, con l’inchiostro, col gesso sulla...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...