Critico e poeta lettone (Džūkste, Semgallia, 1865 - Riga 1929); maestro elementare (1884-1915), redattore di varie riviste letterarie, dal 1924 prof. all'Accademia di belle arti. Le sue poesie si ispirano [...] all'amore, alla natura e al lavoro; la sua attività principale fu però quella di critico letterario: notevole il manuale Latviešu rakstniecïbas vësture ("Storia della letteratura lettone", I-III, 1923-25) ...
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Scrittore lettone (n. presso Zaļenieki 1895 - m. Riga 1968). Pubblicò poesie (Pírmā dzeju grāmata "Il primo libro di poesie", 1923; Otrā dzeju grāmata "Il secondo libro di poesie", 1933; Lapas lido, lapas [...] skan "Le foglie volano, le foglie risuonano", 1946) caratterizzate da una espressione linguistica raffinata e originale. Autore di commedie, fu anche traduttore di classici russi e giornalista ...
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Romanziere, poeta e giornalista lettone (Nīgrande 1865 - Riga 1931). Scrisse dapprima poesie ispirate al tardo Romanticismo e novelle e, dopo il conseguimento dell'indipendenza da parte della Lettonia, [...] romanzi (tra essi Dzimtene "La patria", 1921-25 e Mežvidus ļaudis "Gente di Mediobosco", 1929), cui deve soprattutto la sua fama, e anche alcuni drammi. È stato buon traduttore, fra gli altri, di M. J. ...
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Jarre, Marina (propr. Marina Gersoni). – Scrittrice italiana (Riga 1925 – Torino 2016). Di padre ebreo lettone e madre valdese italiana, a dieci anni si è trasferita in Italia, si è laureata all’università [...] di Torino in letteratura cristiana antica e ha insegnato francese per venticinque anni. Nelle sue opere indaga la psicologia dei personaggi, l’identità culturale è spesso centrale e i racconti autobiografici ...
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Konrads, John
Gianfranco e Luigi Saini
Australia • Riga (Lettonia), 21 maggio 1942 • Specialità: 200 m, 400 m, 800 m, 1500 m stile libero
Insieme alla sorella Ilsa, più giovane di due anni, ha costituito [...] la più famosa coppia di fratelli nuotatori di ogni tempo. Nati a Riga durante la seconda guerra mondiale, trascorsero una giovinezza difficile. Quando i loro genitori si trasferirono nel 1944 in Germania, dovettero vivere in un campo profughi ...
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Scrittore lettone (n. presso Skrīveri, Vidzeme, 1877 - m. Riga 1970). Dal 1908 si dedicò esclusivamente all'attività letteraria e alla propaganda politica, avendo aderito (1917) al comunismo. I primi romanzi, [...] troppo palesemente tendenziosi negli attacchi alla borghesia, sono riuniti nella doppia trilogia Robežnieki (1909-35). Più semplici e limpide sono le novelle raccolte nei volumi Vēju kauja ("La battaglia ...
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Poeta lettone (1901-1968). Compì gli studî a Riga dove fece parte di varie organizzazioni studentesche. Dal 1918 pubblicò poesie di contenuto sociale su riviste letterarie. Le sue raccolte di poesie (Pavasara [...] ūdeņi "Acque di primavera", 1925; Vējs̄ no jūras "Vento dal mare", 1927; Vakara mā-koņi "Nubi della sera", 1930; Klusums "Silenzio", 1944) hanno una chiara tendenza romantica. Si dedicò anche alla narrativa ...
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Poeta lettone (n. presso Bauska, Curlandia, 1874 - m. Riga 1940), insegnante elementare e ginnasiale; legato al Romanticismo in gioventù, si avvicinò poi alla Corrente nuova che rappresentava le idee progressiste [...] dell'epoca. La prima raccolta di poesie è del 1895 (Akordi "Accordi"); a essa seguirono Divas pasaules ("Due mondi", 1899), Rekviēm ("Requiem", 1899), Atraitnes dēls ("Il figlio della vedova", 1900), Uz ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] e passò poi alla regia di testi teatrali: Meksikanec ("Il messicano", 1920-21) di H. H. Arbatov; Na vsjakogo mudreca dovol′no prostoty ("Anche il più saggio si sbaglia", 1923) di A. N. Ostrovskij, col ...
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Pseudonimo del poeta lettone Jānis Pliekšāns (Tadenava, Zemgale, 1865 - Riga 1929). Redattore capo (1891-95) del giornale Dienas Lapa ("Il quotidiano"), fondato nel 1886 come organo del movimento Jaunā [...] ecc., e compose la sua prima raccolta di versi, Tālās nuoskaņas zilā vakarā ("Echi lontani nella sera azzurra", 1903). Tornato a Riga (1903), dopo la rivoluzione del 1905 si recò di nuovo in esilio. In Svizzera, a Castagnole (1906-20), scrisse le sue ...
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riga
s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, con l’inchiostro, col gesso sulla...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...