Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] , riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era già in atto. Esso fa le sue prove nelle Rime (1530), eleganti ma fredde, che diedero ai lirici petrarcheggianti un modello nel Cinquecento ritenuto insuperabile. Per incarico della ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] delle Cantilene e ballate, strambotti e madrigali dei secc. 13º e 14º, delle Cacce in rima dei secc. 14º e 15º, delle Rime del Petrarca (con commento, in collab. con S. Ferrari, 1899). Come critico, si può dire che non ci sia campo della letteratura ...
Leggi Tutto
Poeta bolognese e attore (n. Bologna 1604 - m. tra il 1648 e il 1653), è autore di rime, per lo più dialettali. Di lui si ricorda il poema Le pazzie dei Savi, ovvero il Lambertaccio (1641) in dodici canti [...] sulle discordie che agitavano Bologna ...
Leggi Tutto
Avvocato e bibliofilo (Rimini 1808 - Ravenna 1877), riuscì a mettere insieme una ricchissima raccolta di copie di rime volgari dei secc. 13º-15º, desunte da manoscritti e da stampati. Le sue carte furono [...] acquistate, per suggerimento del Carducci, dalla bibl. comunale dell'Archiginnasio di Bologna nel 1878; l'Indice compilatone dal B. è stato pubblicato da C. e L. Frati (1893) ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Firenze 1844 - ivi 1923); sacerdote dal 1868, fu carducciano nella sua lirica d'intonazione civile, religiosa, patriottica (Rime, 1884; Nuove rime, 1903; Novissima, 1917); scrisse anche [...] belle epigrafi (Cari morti, 1909) ...
Leggi Tutto
Poeta ungherese (Hernádszentistván 1895 - Pannonhalma 1978), religioso dell'ordine premostratense. Lirico originale, molto popolare, predilige sonorità di rime e ritmi, e s'ispira a un profondo senso di [...] carità cristiana e di solidarietà. Le sue liriche, pubblicate tra il 1923 e il 1940, furono raccolte nel 1941 in M. L. Összes versei ("Tutte le poesie di L. M."). Nel 1943 pubblicò Anya kell! ("Voglio ...
Leggi Tutto
MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] con Margherita de' Medici, a Firenze nell'ottobre 1628, cui il M. assistette, gli fruttò il dono di una collana d'oro (cfr. Rime, nn. 239, 243, 273), ma non, ancora una volta, un impiego stabile.
Nel 1629, con l'intento di stampare la raccolta delle ...
Leggi Tutto
Poeta (n. Mesagne 1590 - m. 1650 circa), seguace di G. Marino, ma più ingegnoso e amabile che tumido e reboante (Rime pescherecce, 1628; Rime, 1632). ...
Leggi Tutto
Poeta dialettale modenese (Modena 1580 circa - ivi 1649), amico di A. Tassoni e di F. Testi, autore di Rime burlesche. Ebbe vita molto avventurosa e burrascosa. ...
Leggi Tutto
Rimatore e novelliere, di Lodi (sec. 16º). Visse a Roma, caro a Leone X. Lasciò Sonetti et altre rime con alcune novelle, capitoli e stampe (1544): di qualche pregio le sei novelle. ...
Leggi Tutto
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...