Poeta giocoso (Bologna 1697 - ivi 1752). Fu medico e lettore di anatomia. Lasciò il 4º canto del poema collettivo Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1736) e Rime piacevoli (post., 1764). ...
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Letterato (n. Mantova 1536 circa - m. 1599). Rappresentò il ducato di Mantova nella pace di Cateau-Cambrésis, fu poi lungamente a Roma. È autore di Rime, di una commedia, Gli Inganni (1592), e di un poema [...] cavalleresco, Il Fidamante (1583), la sua opera principale ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] qui l'A. poté continuare, per mezzo di lettere, rime, pronostici satirici, la sua attività di commentatore mordace degli uomini versi sciolti. Sono appena da ricordare le sue sparse Rime amorose ed encomiastiche, e i suoi poemetti cavallereschi (La ...
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Letterato italiano (Alberino, Molinella, 1856 - Collegigliato, Pistoia, 1905); discepolo prediletto del Carducci, lo coadiuvò nell'insegnamento universitario e negli studî (edizione critica e commento [...] alle Rime del Petrarca). La sua lirica (Bordatini, 1885; Secondo libro dei Bordatini, 1886 e Nuovi versi, 1888; opere rifuse in Versi raccolti ed ordinati, 1892; Sonetti, 1901: in cui sono raccolti Maggio, 1893, e Primavera fiorentina, 1900) rivela ...
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Letterato (Firenze 1514 o 1515 - ivi 1581 circa). Tradusse in versi sciolti l'Odissea (pubbl. 1582) e i primi 7 libri dell'Iliade (inediti). Inedite anche rime e lezioni tenute nell'accademia fiorentina. ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] per essere il Canzoniere di lui il più illustre esempio d'una passione viva, ma letterariamente dominata. Molte sono le rime di argomento non amoroso; volutamente aspri e duri, ma con punte acutissime, gli epigrammi.
Dal '76 all'86 scrisse diciannove ...
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Letterato (Firenze 1539 - ivi 1589); fu uno dei promotori dell'accademia della Crusca (ebbe come nome accademico l'Infarinato) e dell'impresa del Vocabolario. Compose rime, due commedie (Il granchio, 1566; [...] La spina, post., 1592), Lezioni sopra il sonetto del Petrarca "Poiché voi" (1575). A due imprese letterarie è legato il suo nome di assennato, sebbene aspro e intransigente, grammatico: l'edizione purgata ...
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Letterato (Venezia 1706 - ivi 1743). Amico di A. Zeno e di G. Gozzi, promosse o curò a Venezia e a Padova edizioni di scrittori cinquecenteschi, nonché la raccolta di Rime di diversi antichi scrittori [...] toscani (1740); si occupò dello stile di Della Casa in un dialogo intitolato Il Tasso; compose rime amorose, giocose, Carmina latini. ...
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Verseggiatore toscano (n. Firenze 1461 - m. forse nel 1519). Prete; insegnò diritto canonico a Pisa. Fu prima amico del Savonarola poi dei Medici. Scrisse sacre rappresentazioni, rime (Opera spirituale [...] di Castellano de' Castellani, 1521) e una versificazione dei Vangeli (1514) ...
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ANGELI (Degli Angeli, Degli Angioli), Nicola
Anna Buiatti
Nato a Montelupone nelle Marche nel 1535 circa, compì i suoi studi di legge a Bologna, dove cominciò a comporre rime amorose nello stile del [...] presenti in varie raccolte del tempo e riunite anche in una edizione del 1563 (Rime amorose..., Bologna 1563). Finiti gli studi, l'A. viaggiò, pare, nell'Italia settentrionale e fu a Genova, lettore dell'etica e della poetica di Aristotele; scrisse ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...