Verseggiatore (Firenze 1452 - Milano 1492). Fu prima fra i protetti del Magnifico, poi alla corte di Mantova e a quella di Ludovico il Moro a Milano, dove propagò la tradizione dei burleschi toscani (Rime, [...] postume, 1493) ...
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Rimatore, improvvisatore e suonatore di cetra (Siena 1478 - Roma 1523). Scrisse capitoli burleschi, un Lamento in ottave, e tre farse: lo Strascino (1511) donde il nomignolo, il Magrino (1514), il Coltellino [...] (1520). Le Rime furono raccolte e pubblicate nel 1878. ...
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Cantante e poetessa (n. Roma inizî del sec. 17º). Fu acclamata per il suo canto a Roma, a Firenze (presso i Medici) e a Parigi, dove fu invitata dal cardinale Mazzarino. Scrisse satire, rime amorose, poemi, [...] ecc ...
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Scrittore mistico, agostiniano (Siena 1330 circa - Arezzo 1420 circa), in relazione con s. Caterina da Siena e col b. Giovanni Colombini; i suoi scritti (L'adiutorio spirituale, Soccorso dei poveri, Lettere, [...] Meditazioni e Rime) sono anche importanti testi di lingua. ...
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Critico e filologo italiano (Empoli 1886 - Firenze 1964); prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura italiana all'univ. di Firenze. Fra i suoi studî più notevoli si ricordano: Alessandro Manzoni e [...] (1923); Introduzione allo studio di Dante (1936); Dalle "Rime" alle liriche del "Paradiso" dantesco (1936); La critica Commedie (1927) e delle Rime di V. Alfieri (1933, n. ed. 1954), e, in collaborazione con M. Barbi, le Rime della "Vita nuova" e ...
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ACAMPORA, Giovanni Lorenzo
Fausto Nicolini
Nacque nella seconda metà del sec. XVII. Oltre poche poesie, sparse in miscellanee del tempo, pubblicò nel 1701, a Napoli, un'antologia dal titolo Raccolta [...] di rime di poeti napoletani non più ancora stampati (tra cui Giambattista Vico) e nel 1709, per incarico ufficiale della città di Napoli, si fece rieditore e prefatore di talune Ragioni a pro della Città e Regno di Napoli contro al procedimento ...
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Umanista (Vangadizza, Legnago, 1480 circa - Viterbo 1510); fu discepolo e amico del Pontano a Napoli e poi segretario di Bartolomeo d'Alviano. Lasciò una scarna raccolta di delicate e originali poesie [...] latine e poche rime volgari. ...
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Giureconsulto e poeta in italiano e in latino (Feltre 1453 circa - ivi 1537). Partecipò alla difesa di Feltre contro la lega di Cambrai. Prima petrarchista poi antipetrarchista; assai modesto è il pregio [...] delle sue rime (pubbl. nel 1757). ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] Poeti del Duecento, Milano-Napoli 1960, I, pp. 95-110, con nota ai testi nel II volume, p. 807 e quella di B. Panvinil Le rime della scuola siciliana, I, Firenze 1962, pp. 74-82 e 403-407.
Bibl.: E. Monaci, Di G. D. trovadore e della sua patria, in ...
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Poeta veneziano, morto giovanissimo nel 1531 per stravizî o, come si vantò P. Aretino, per il dolore delle contumelie da lui lanciategli a causa d'imprudenti critiche fatte dal B. al Bembo. Postume le [...] Rime (1538), per nulla antipetrarchiste, come vorrebbe la tradizione. ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...