Trovatore provenzale, originario della Guascogna; svolse la sua attività fra il 1130 e il 1150 circa. Le sue rime, con le quali la lirica provenzale inaugura il trobar clus, sono in buona parte di difficile [...] interpretazione. Moralista rigido e severo censore di costumi, in sirventesi celebri come quello del Lavador, M. rivela a tratti una tempra di poeta energico e originale ...
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Letterato (Vignola 1672 - Bologna 1714), poeta di corte degl'imperatori Leopoldo e Giuseppe I a Vienna (dal 1701). Scrisse rime, oratorî, drammi per musica. ...
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Poeta (n. Beauvais 1553 circa - m. forse 1600). Lirico minore al margine della Pléiade, scrisse Diverses poésies (1573), molte rime d'encomio per la casa reale di Francia e un'assai prevegole vita del [...] Ronsard (1586) ...
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Poeta libertino francese (Valgorge 1644 - Parigi 1712). Seguì la carriera delle armi, poi condusse vita dissipata a Parigi. Scrisse rime leggere (pubblicate con quelle dell'abate di Chaulieu, nel 1724). [...] Notevoli i Mémoires et réflexions sur les principaux événements du règne de Louis XIV (post., 1715) ...
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Letterato (sec. 16º), di nobile famiglia, forse nato a Roma ma vissuto a lungo a Milano. Oltre ad Amorose rime (1553 e 1559), ai Commentarii della guerra di Transilvania (1555), ai Discorsi di guerra (1566), [...] scrisse un romanzo pastorale, L'aura soave (1556) ...
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Letterato (Firenze forse 1537 - ivi 1588); autore di una commedia pastorale, Diana pietosa (1585), di due commedie in prosa, di rime varie, deve però la sua fama soprattutto a un trattato sulla pittura [...] e la scultura (Il Riposo, 1584), nel quale riferisce dati interessanti sul manierismo fiorentino e su artisti non compresi nelle vite vasariane ...
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Letterato (Lucca 1629 - ivi 1686); poeta, autore di melodrammi, di orazioni sacre, grammatico, tradusse l'Eneide in ottave. Le sue Rime apparvero la prima volta nel 1654. Alla storia di Lucca dedicò i [...] suoi Annales lucienses, a lungo inediti forse per motivi politici (pubbl. 1829-33) ...
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Letterato (Cetona, Siena, 1505 - Pavia 1574). Percorse l'Europa al servizio di prelati e signori. Le sue opere (commedie, dialoghi, rime, egloghe, lettere, un ragionamento sulle imprese) conservano qualche [...] importanza per i riflessi che vi ha la sua vita, ricca di esperienze politiche e letterarie ...
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Improvvisatore (Roma 1750 - Parigi 1822); nel periodo napoleonico ebbe incarichi politici e fu nominato da Napoleone improvvisatore imperiale. Le sue rime, sui più svariati argomenti, testimoniano solo [...] grande abilità di verseggiatore; caotico il poemetto in terzine encomiastiche Bonaparte in Italia. Nemico acerrimo di V. Monti ...
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Notaio e commediografo (Firenze 1518 - Signa 1587), ebbe ufficî pubblici in Firenze. Legatissimo alla sua città, oltre a prose e rime, scrisse 21 commedie, in generale d'imitazione classica. Certi suoi [...] intermezzi scenici preludono al melodramma; pregevoli anche i Drammi spirituali, attinti ai misteri e alle sacre rappresentazioni; a lui si deve anche un Compendio di più ritratti circa l'anno 1575 sulle ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...