Verseggiatrice (Palermo 1700 - Roma 1770), sposata Rossetti. Scrisse le Risposte a nome di Madonna Laura alle rime di messer F. Petrarca (1762) conservando le stesse rime del Petrarca. Coltivò anche la [...] pittura e la musica ...
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Poeta (seconda metà sec. 14º). Di scarso valore le sue canzoni moraleggianti, ma notevoli le rime per musica, spesso vivaci e graziose. ...
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Titolo con cui si sogliono universalmente designare i Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, cioè la raccolta delle sue rime. Il titolo di Rime sparse, col quale essa appare in molte edizioni, [...] " e "In morte di Madonna Laura". La divisione in due parti è sicura; discussa invece la ragione di essa, in quanto le prime rime della seconda parte presuppongono Laura ancor viva. Già prima del 1336 il Petrarca pensava di fare una scelta delle ...
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Poetessa (Napoli 1519 - ivi 1577 circa). Fu assai lodata ai suoi tempi, ma la sua feconda produzione (Rime, 1548; Seste rime, 1558; ecc.), di fondo moraleggiante, non si stacca dai canoni più consueti [...] del petrarchismo. Singolare fortuna ebbe il suo Discorso sopra tutti i primi canti d'Orlando furioso (1549), in ottava rima ...
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Letterato (Cremona 1657 - ivi 1743); buon amico del Muratori, fondatore dell'Accademia dei Disuniti, compose varî oratorî, rime religiose (più note le Rime per le Sacre Stimmate del Santo Patriarca Francesco, [...] 1713) e liriche d'intonazione petrarchesca; scrisse ditirambi (La vindemmia baccanale, 1722; Il tabacco masticato e fumato, 1725; Il cioccolato, 1736) e un'importante opera di erudizione bibliografica ...
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Letterato di Vicenza (sec. 16º). Oltre a commedie (La Mora, 1588; La schiava, 1589; ecc.), lasciò rime in lingua rustica padovana, col nome di Braghin Caldiera di Forabusi da Bolzan. ...
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Poeta (Portogruaro 1726 - Venezia 1779), efficace e salace pittore della vita veneziana del tempo in copiose rime dialettali; scrisse anche un dramma: Anna Erizzo, ossia Mehemet in Negroponte, che ebbe, [...] manoscritto, larga diffusione ...
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Poeta portoghese (Ponte da Barca 1540 - Setúbal 1619), fratello del poeta Diego Bernardes. Scrisse da giovane rime amorose di stampo petrarchesco; poi, entrato nel 1561 nel convento di Serra a Cintra, [...] scrisse liriche religiose. I suoi versi furono pubblicati postumi (Várias Poesias, 1771) ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] , riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era già in atto. Esso fa le sue prove nelle Rime (1530), eleganti ma fredde, che diedero ai lirici petrarcheggianti un modello nel Cinquecento ritenuto insuperabile. Per incarico della ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] delle Cantilene e ballate, strambotti e madrigali dei secc. 13º e 14º, delle Cacce in rima dei secc. 14º e 15º, delle Rime del Petrarca (con commento, in collab. con S. Ferrari, 1899). Come critico, si può dire che non ci sia campo della letteratura ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...