ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] nei luoghi presso i quali sorgevano le fabbriche oppure dove esse ebbero i loro scarichi. Già ne fa menzione Ristorod'Arezzo che scrive nel 1282 e che reputa, come più tardi G. Villani nelle sue Cronache, quasi impossibile che essi fossero fattura ...
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MARGARITO
E. Antetomaso
(o Margaritone)
Pittore del sec. 13° attivo nel territorio di Arezzo, città dove risulta menzionato in uno strumento d'allogazione del 1262. Vasari (Le Vite, II, 1967, pp. 89-93), [...] in R. Passalacqua, I codici miniati dugenteschi nell'archivio capitolare del duomo di Arezzo, Firenze 1980, pp. 3-23; A. Labriola, Ricerche su Margarito e Ristorod'Arezzo, AC 75, 1987, pp. 145-160; F. Mancinelli, I dipinti della Pinacoteca Vaticana ...
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MACHILONE
Cristina Ranucci
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Spoleto e attivo almeno a partire dal 1230, anno in cui appose la sua firma subito dopo quella [...] (catal., Orvieto), a cura di G. Testa - R. Davanzo, Todi 1984, pp. 16-19; A. Labriola, Ricerche su Margarito e Ristorod'Arezzo, in Arte cristiana, LXXV (1987), 720, pp. 145-160; L.C. Marques, La peinture du Duecento en Italie centrale, Paris 1987 ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] di parole, ma ricerca le opere della saggezza, nelle quali trova il suo ristoro. Ciò che gli altri si sforzano di cercare a tentoni, come il all'origine della notazione diastematica ideata da Guido d'Arezzo. Quest'ultima rivoluzionò la pratica e l' ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] in città (l'atrio), il luogo di ristoro (il bar aperto al pubblico) e l' inglese proponeva infine il progetto di N. Foster per il Carré d'Art a Nîmes, e il Paradiso in vitro di N. Urbino, a Monterchi, ad Arezzo, a Sansepolcro, registrava anche ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] Opera del duomo.Insieme a Taddeo Ristori e a Benci di Cione, K. Steinweg, Andrea Orcagna, Strassburg 1929; G. Brunetti, G. D'Ambrogio, RivA 14, 1932, pp. 1-22; J. Lányi, L Spinello Aretino lavorò, oltre che ad Arezzo, Lucca, Pisa e Siena, anche ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] partire dal 1279, secondo la tradizione, da due D., fra' Sisto e fra' Ristoro, il cui nome è stato legato anche al di stampa); Cimabue ne dipinse uno per S. Domenico di Arezzo; nel 1288, i D. di S. Eustorgio di Milano ne fecero realizzare uno, di ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] all'ozio e al ristoro dagli affanni della vita assurse a modello per lo stesso Vasari ad Arezzo, per Leone Leoni (Milano), per Federico S. Ray, G. R.: un progetto inedito di architettura, in Bollettino d'arte, s. 6, LXXVI (1990), pp. 83 s.; Id., "… ...
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visionario s. m. (f. -a) e agg. In senso figurato, che, chi mostra una grande lungimiranza, che dà la sensazione di essere quasi profetico nel suo guardare al futuro; in senso attenuato, detto di persona, che, chi è fuori della norma per spirito...