Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] medesimo susseguirsi dipassaggi che troviamo nella Visione di Costantino. Parlando della scoperta del legno della croce da parte di Elena (II del suo santuario sia attraverso i suoi riti, riallacciandoli alle fondazioni costantiniane a Gerusalemme ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] di entrambi; o, impresa davvero vana, di limitare le pressioni dei principi secolari; ma anche di assicurare un passaggio , Storia del Concilio di Trento, IV, 1-2, Brescia 1988².
C. Mozzarelli, Formazione aristocratica, riti accademici e studio del ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] e il bene dell’uomo, la vita terrena come passaggio meno importante della sua prosecuzione ultraterrena, il giudizio universale , non è affatto meno inteso, per il senso dei riti che celebra, di quanto lo sia il sacerdote che, secoli dopo, guarda ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] ordinamento romano, gli usi dei maiores e quindi i riti pagani in quanto parte fondante della res publica. Dunque del passaggio degli israeliti nel Mar Rosso con la vittoria di Costantino su Massenzio presso ponte Milvio, divenendo l’uno immagine di ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] teorizzava un passaggio graduale dalla avrebbe potuto introdurre nuovi riti e nuove cerimonie «
53 Ibidem, pp. 121, 184.
54 L. Settembrini, Ricordanze della mia vita, I, a cura di A. Omodeo, Bari 1934, pp. 15-16.
55 Ibidem, p. 62.
56 Ibidem, p. ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] del passaggiodi armi e di munizioni destinate al Medio Oriente.
Il «Lodo Moro» regolò una serie di episodi 51, 119-190 e ora, con sguardo comparativo, D.I. Kertzer, Riti e simboli del potere, Roma-Bari 1989.
16 Una differente interpretazione dell’ ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] suoi preti e fedeli, fosse incline ad accettare riti e dottrine di carattere decisamente riformato. Del resto, anche nei paesi inglesi a Guinegate (1513), mentre, in Italia, il passaggiodi Venezia all'alleanza con il sovrano francese non impedì che ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] tanti gli esempi di questo difficile passaggio, quello cioè di una assunzione delle pratiche di devozione distillate sempre più i cattolici perché entra direttamente in concorrenza con i riti civili, le commemorazioni dei miti risorgimentali. S’ ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] analogo al passaggio dal ritratto patetico di Ottaviano a quello quieto e distaccato di Augusto; l di una forma di culto imperiale o di un culto dell’eroe fondatore della città: sicuramente a partire dal secolo successivo, dopo la cessazione dei riti ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] di gran lunga su quella pastorale e l’unità intorno al partito definiva anche l’unità ecclesiale. A fronte della fede e dei riti in questo contesto che nell’ottobre 1958 avvenne il passaggiodi pontificato da Pio XII a Giovanni XXIII. Inizialmente ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un ponte, del confine; il p. di un fiume a...
puberale
agg. [der. di pubere]. – Che si riferisce alla pubertà: età p.; crisi p., che avviene nel periodo della pubertà. In antropologia culturale, iniziazione p. (o, più propriam., postpuberale), il periodo di intensa educazione successivo...