AFM (Atomic force microscope)
Mauro Cappelli
Una variante dell’STM (Scanning tunneling microscope), proposta nel 1986 da Gerd Binning, Calvin F. Quate e Christoph Gerber. L’AFM è in grado di misurare [...] cima del dorso lucido del cantilever: il raggio viene così riflesso al variare della deflessione del cantilever su un rivelatore sensibile alle variazioni di posizione. Quest’ultima modalità consente una maggiore sensibilità (dell’ordine di 10−12 N ...
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acceleratore
acceleratóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del part. pass. acceleratus dal lat. accelerare, da celer "celere"] [LSF] Dispositivo per accelerare corpi, particelle, ecc., e anche processi. [...] , sostanza (carbonato di soda o di potassio, soda, ecc.) che, disciolta nei bagni di sviluppo, accelera l'azione del rivelatore e quindi riduce la durata dello sviluppo. ◆ [FSN] A. lineare: v. acceleratore lineare. ◆ [FSN] A. non risonante: v ...
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microscopia a raggi X
Francesco Pegoraro
Tecnica di indagine microscopica basata sull’uso di raggi X, la radiazione elettromagnetica con lunghezze d’onda comprese tra 10 e 0,01 nm, corrispondenti a [...] morfologico. I raggi X non sono visibili all’occhio umano e quindi un microscopio a raggi X richiede un sistema di rivelazione indiretto, che può essere costituito da una pellicola fotografica, da uno schermo o da un sistema tipo CCD (Charge coupled ...
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risoluzione
risoluzióne [Der. del lat. resolutio -onis "atto ed effetto del risolvere", dal part. pass. resolutus di resolvere "risolvere"] [LSF] Generic., con rifer. a un determinato sistema fisico, [...] a, 458 b. ◆ [MTR] R. in distanza: v. sopra: R. di strumenti localizzatori. ◆ [FSN] R. in energia di un rivelatore: v. rivelatori di particelle: V 54 b. ◆ [ELT] R. interpretabile: v. microscopia elettronica e ionica: III 846 c. ◆ [OTT] R. lineare: v ...
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Parte dell’ottica fisica che si occupa dello studio dei fenomeni interferenziali della luce e delle loro applicazioni a scopo sia scientifico sia tecnico-industriale. I metodi interferometrici hanno grande [...] Brown e R.Q. Twiss determinarono il diametro angolare di Sirio misurando le correlazioni tra le intensità di corrente ottenute dai rivelatori fotoelettrici di due telescopi posti a una certa distanza tra loro. È da notare come l’i. di Hanbury Brown ...
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fiamma
fiamma [Der. del lat. flamma, dal tema di flagrare "ardere"] [FTC] [CHF] Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose (in cui possono essere contenute anche particelle solide o liquide) [...] combustione d'una sostanza; in esso sono presenti righe caratteristiche che possono essere utilizzate nell'analisi chimica per rivelare o determinare i vari elementi; poiché la quantità di elemento necessaria a produrre queste righe è molto piccola ...
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collettore
collettóre [agg. (f. -trice) Der. del lat. collector -oris "che serve per raccogliere", da colligere "raccogliere"] [EMG] C., o pozzo, di carica: dispositivo per raccogliere la carica elettrica [...] ] [EMG] [OTT] C. di radiazioni: dispositivo per raccogliere radiazioni, avviandole poi a un opportuno utilizzatore (rivelatore, ecc.): per es., per radiazioni elettromagnetiche, uno specchio convergente, una lente convergente, un'antenna (ricevente ...
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In ottica, metodo di registrazione e riproduzione di immagini tridimensionali basato sull’impiego di un fascio di luce coerente: tale fascio viene indirizzato sia verso l’oggetto da riprodurre sia verso [...] simultanea registrazione dell’ampiezza e della fase dell’onda rinviata dall’oggetto. Poiché la lastra fotografica, come qualunque altro rivelatore ottico, è capace di registrare solo le intensità, si tratta di trovare un modo per registrare anche la ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] da una stella scambiano parte della loro energia con il campo gravitazionale; se, come generalm. accade, la sorgente e il rivelatore sono in moto, a tale effetto, noto anche come spostamento, o red-shift, gravitazionale, si aggiunge l'effetto Doppler ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] [ELT] O. diretta: o. che si propaga direttamente (cioè non attraverso una riflessione, diffrazione, diffusione) da una sorgente al rivelatore, qual è, per es., una radioonda che si propaghi da un'antenna trasmittente a un'antenna ricevente, che siano ...
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rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); in senso assol., Dio in quanto soggetto...