Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] converte il segnale analitico in un segnale elettrico; c) un elaboratore di segnale che modifica il segnale in uscita dal rivelatore (per es. lo amplifica o lo filtra o lo integra) al fine di renderlo compatibile con il dispositivo di lettura ...
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Sigla di radio detection and ranging («rivelazione e localizzazione mediante radioonde»), che indica un sistema elettronico in grado di rivelare, per mezzo di ecoradio, la presenza di bersagli distanti, [...] sull’oscilloscopio si hanno vari tipi di visualizzazione del segnale radar. Se, per es., come indicato nella fig. 6, i segnali rivelati, s, sono applicati all’asse y dell’oscilloscopio e quelli di tempo, t, sono applicati all’asse x, si ha la ...
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NEUTRONE (XXIV, p. 704; App. I, p. 897; II, 11, p. 404)
An. Pa.
Diffrazione dei neutroni. - Generalità. - La diffrazione dei neutroni (v. App. II, 11, p. 662) si presenta come una fra le più interessanti [...] per le quali le tecniche di misura tradizionali si limitano a fornire informazioni di carattere macroscopico.
Di grande utilità si è rivelato l'uso di n. polarizzati. Se si considera infatti un fascio di neutroni in cui il vettore di polarizzazione R ...
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Marco Cattaneo
Oltre la particella di Dio
Il 5 aprile 2015 i fasci di protoni hanno ricominciato a circolare all’interno dell’acceleratore ginevrino che ora lavora a un’energia raddoppiata rispetto a [...] a una scala troppo piccola – vicina alla scala di Planck, dell’ordine di 10–35 metri – per poter essere rivelati con gli strumenti di cui disponiamo.
Secondo i critici più severi, addirittura, la teoria delle stringhe sarebbe soltanto una sofisticata ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] da una stella scambiano parte della loro energia con il campo gravitazionale; se, come generalm. accade, la sorgente e il rivelatore sono in moto, a tale effetto, noto anche come spostamento, o red-shift, gravitazionale, si aggiunge l'effetto Doppler ...
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Fisico polacco, nato a Dabrovica (Polonia) il 1° agosto 1924. Trasferitosi in Francia nel 1931, durante la Seconda guerra mondiale militò nella Resistenza francese; catturato nel 1943 e deportato l'anno [...] (perciò detta camera di Charpak; v. anche contatore, App. IV, i, p. 520). Tale contatore di particelle, diversamente dai precedenti rivelatori (quali la camera a bolle) in grado di rilevare uno-due eventi al secondo, consentiva di rilevare fino a un ...
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Semiconduttori
Franco Bassani
Federico Capasso
Proprietà generali, di Franco Bassani
Superreticoli e microstrutture artificiali, di Federico Capasso
Proprietà generali di Franco Bassani
Sommario: 1. [...] un basso valore la concentrazione di portatori intrinseci. Per questo il Si, che ha gap più grande, è superiore al Ge come rivelatore di microonde. D'altra parte, all'aumentare del gap aumentano le me (v. eq. 9) e quindi diminuiscono le mobilità. La ...
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VOLTA, Alessandro
Giovanni POLVANI
Nacque a Como il 18 febbraio 1745, sesto figlio di Filippo Volta e di donna Maria Maddalena dei conti Inzaghi. Ricevette al battesimo i nomi di Alessandro, Giuseppe, [...] coperto il filo è fisicamente diverso da quello del disco, si vede il filo di quarzo flettersi verso il disco rivelando così un'attrazione dovuta alla presenza di cariche eteronime.
Numerosi altri esperimenti mostrano che tutte le volte che due corpi ...
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VUOTO (XXXV, p. 618; App. II, 11, p. 1129)
Gianfranco CORAZZA
Le sempre crescenti esigenze nel campo industriale e scientifico hanno portato in questi ultimi anni ad un grande sviluppo nella produzione [...] complessi ideati per la rapida ricerca e localizzazione delle "fughe". Lo strumento oggi più efficiente e più sensibile è il rivelatore di fughe a spettrometro di massa.
Questo strumento fu costruito ed usato per la prima volta nel 1944 negli S. U ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] [ELT] O. diretta: o. che si propaga direttamente (cioè non attraverso una riflessione, diffrazione, diffusione) da una sorgente al rivelatore, qual è, per es., una radioonda che si propaghi da un'antenna trasmittente a un'antenna ricevente, che siano ...
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rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); in senso assol., Dio in quanto soggetto...