estatico
Enrico Malato
Nel senso comune di " che è proprio dell'estasi ", " che dà estasi ", l'aggettivo è usato una sola volta, in Pg XV 86 Ivi mi parve in una visïone / estatica di sùbito esser tratto: [...] parte dei commentatori successivi, visione estatica " è quando la mente non è alienata da stupore, ma è alienata da alcuna rivelazione, la quale la tira e occupa sì tutta, che altra operazione o possanza non adovra ".
E il Vellutello, definendo in ...
Leggi Tutto
Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] attività storica umana: così il concetto di ‘luce di natura’ fu anteposto e contrapposto dai deisti inglesi alla rivelazione cristiana in quanto possesso originario della mente umana; così pure la scoperta delle leggi naturali apparve una più piena ...
Leggi Tutto
spettroscopio Strumento in grado di produrre, misurare e registrare uno spettro di assorbimento o di emissione. Per estensione, il nome di s. veniva dato anche a dispositivi per l’analisi spettrale di [...] e 1 cm di lunghezza d’onda, con una moderata risoluzione spettrale (circa 100), con un interferometro a polarizzatori e dei rivelatori bolometrici raffreddati a 1,6 K. Questo s. si basa sul confronto simultaneo tra il segnale del cielo e l’emissione ...
Leggi Tutto
Nella storia delle religioni, elevazione al cielo di una persona con il proprio corpo, vivente o morto, in maniera temporanea o definitiva e operata da una forza divina estranea alla persona stessa. In [...] l’a. è presentata non come una realtà oggettiva, ma come semplice impressione soggettiva o visione di chi ha ricevuto la rivelazione che riferisce.
A. di Maria Vergine Secondo la fede cattolica, privilegio per cui Maria Vergine, terminata la sua vita ...
Leggi Tutto
Ciò che sta sotto terra, sotto il livello del suolo. botanica La flora s. (o ipogea) comprende batteri e funghi, che come tali possono svilupparsi in assenza di luce; questa flora ha grande importanza [...] è impossibile al livello del mare a causa del rumore di fondo costituito dai raggi cosmici. È perciò indispensabile, per rivelarli, operare in laboratori s. con una grande copertura di roccia che assorba la quasi totalità dei raggi cosmici. Il più ...
Leggi Tutto
Teologo (Montpellier 1806 - ivi 1875), prof. di filosofia e teologia al seminario diocesano di Montpellier, vescovo di Grenoble (1853), poi arcivescovo di Lione (1870). Avverso al razionalismo e allo storicismo, [...] de Nicée (prima parte, De Dieu considéré en lui-même, 1852) per dimostrare come i dogmi cattolici siano già contenuti nella rivelazione e non debbano nulla alla ragione umana e allo sviluppo storico. Contro
J.-E. Renan scrisse una Lettre ... à l'un ...
Leggi Tutto
Pensatore religioso (Firenze 1852 - Londra 1925), uno dei maggiori studiosi cattolici del problema religioso nel 19º sec. In stretti rapporti con i più noti modernisti (A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti), [...] di posizione del modernismo, del quale respingeva certi esiti immanentistici. È molto evidente, nella sua maniera d'intendere la rivelazione e la grazia, l'influenza del card. J. H. Newman. Tra le opere principali: The mystical element of religion ...
Leggi Tutto
. Col nome generico di curve statistiche s'intendono le curve che, in una forma qualsiasi, rappresentano una rilevazione quantitativa, relativa a un fenomeno collettivo - o fenomeno di massa - quale la [...] è generalmente una collettività umana, ma potrebbe anche essere una collettività animale o vegetale o minerale. La rivelazione quantitativa, di cui in questa definizione, può esprimere:
a) come il fenomeno considerato - p. es. la popolazione ...
Leggi Tutto
Teologo, filosofo ed erudito francese (Caen 1630 - Parigi 1721). Figlio di un protestante ma educato dai gesuiti a Caen, fu (1670) precettore del Delfino insieme a J.-B. Bossuet, con cui curò le edizioni [...] poi il razionalismo di Cartesio negando all'uomo la possibilità di raggiungere il vero senza l'aiuto della Rivelazione (Demonstratio evangelica, 1679; Censura philosophiae cartesianae, 1689; Nouveaux mémoires pour servir à l'histoire du cartésianisme ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] così come tutte le res vanno ricondotte a Dio, tutte le nostre conoscenze vanno poste direttamente al servizio della rivelazione, e non ci può più essere spazio per indugiare neppure negli studi propriamente filosofici. Semplificando i termini della ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...