La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] esplicitate e formulate nella tradizione del kalām, e in particolare quella di Abū Ḥayyān al-Tawḥīdī, e sostiene che la Rivelazione ci permette di accedere al vero, unico e razionale; la seconda rinvia agli Elementi di Euclide quali modello e metodo ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] Nella Kore Kosmou (Estratto 23,5) egli è colui che ha visto tutto, sa tutto e mette in forma scritta la rivelazione ricevuta, il mediatore nei confronti delle anime, l’archivista degli dei, infine uno dei sette pianeti dove risale dopo aver trasmesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] modo affermativo o in modo negativo. Se si rispondeva che la teologia non era scienza, perché basata sugli assunti della rivelazione e non su un sapere universale, si sarebbero messi i teologi in una posizione di inferiorità rispetto ai filosofi.
Il ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] " ogni intuizione nuova e originaria del reale. In tal modo, S. abbandonava sia la concezione positiva e storica della rivelazione, sia la sua fondazione a opera della teologia razionale, e poneva al centro della religione la fantasia come ciò che ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] Dio è ammessa come cosa del tutto eccezionale nella sua teologia.
La figura d'un A. empio, spregiatore delle religioni rivelate e autore della dottrina delle due verità - figura così comune nel Medioevo latino ed ancor oggi non rara fra gli studiosi ...
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MUḤAMMAD ‛ābduh
Michelangelo Guidi
Teologo e riformatore musulmano, fondatore del più notevole movimento modernista egiziano. Nato nel 1849 in un villaggio del Basso Egitto, traversò nella prima giovinezza [...] delle fonti sempre vive della religione, Corano e Sunnah (con atteggiamento analogo a quello dei Ḥanbaliti); pone la rivelazione alla base di ogni speculazione. Ma insieme assume un atteggiamento che si può dire razionalista in quanto vuole stabilire ...
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SPAZIALE, FISICA
Franco Mariani
. Sotto questa denominazione s'individua un vastissimo campo di ricerca fisica che ha assunto una sua vasta e più precisa fisionomia con l'avvento dei satelliti artificiali, [...] , in termini più semplici la "larghezza" della loro curva di distribuzione, è diversa a seconda della direzione in cui il rivelatore è puntato. Il massimo tende a manifestarsi in una direzione che vicino alla Terra è inclinata di circa 45° rispetto ...
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(V, p. 89; App. II, i, p. 293; III, i, p. 164; IV, i, p. 182; v. anche astronomia, in questa Appendice)
Già dagli anni Quaranta del sec. 20° l'imponente e continuo sviluppo dell'a., accanto a quello, pur [...] si siano formati nelle fasi iniziali della loro evoluzione, prima ancora della formazione di stelle. Il buco nero non può essere rivelato direttamente, ma solo in base al fatto che i corpi attorno a esso si muovono con elevate velocità (in generale ...
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GORTINA
Margherita Guarducci
. Città meridionale di Creta, situata sulle rive del Leteo (odierno Geropótamos), a metà circa dell'ampia vallata di Messará. Le sue rovine si estendono fra l'odierno villaggio [...] e di "ben cinta di mura", Gortina fu meta di viaggiatori e di studiosi dal Rinascimento ai giorni nostri. Ma la rivelazione di Gortina era riserbata alla Missione archeologica italiana, la quale ne iniziò gli scavi e lo studio nell'ultimo quarto del ...
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HĂLĀKĀH (dal verbo hālak "andare", quindi "cammino", "direzione")
Umberto Cassuto
Con questo nome si designa collettivamente l'insieme degli elementi giuridici della dottrina tradizionale giudaica, quale [...] , e alle autorità umane non si riconosceva la facoltà di emanare leggi, ma solo quella d'interpretare e applicare la legge rivelata, tutta quanta la hălākāh, anche quella che di per sé stessa era indipendente dal testo biblico, veniva di solito dai ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...