TOTEMISMO
George MONTANDON
Alberto PINCHERLE
Gerardus VAN DER LEEUW
Concetto. - Questo termine (per l'origine, v. sotto) designa una certa relazione tra l'uomo e un oggetto della natura, p. es., tra [...] di estasi o di visione, in quanto il giovine si ritira in un luogo solitario e ivi ha in sogno la rivelazione del suo animale totem. Nel Messico un nagual, o totem individuale, è attribuito anche agli dei (v. nagualismo). È incontestabile il ...
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PROVE NON DISTRUTTIVE
Concetto Parisi
Per p.n.d. (PND) s'intendono quegli esami o controlli ovvero quegli insiemi di accertamenti e rilievi che si compiono su materiali metallici e non metallici, atti [...] o mediante variazioni di pressione o con diodi ad alogeni o con spettrometrie di massa o con correlazioni acustiche. Le rivelazioni di fughe servono per prove di tenuta di serbatoi o sistemi di tubazioni o condotte contenenti anche sostanze ad alto ...
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. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] non il Cristo, ma Simone il Cireneo, che aveva portato la croce. La redenzione sarebbe consistita nella rivelazione della gnosi del Padre ineffabile, nella dimostrazione dell'impotenza del demiurgo e degli angeli, nella liberazione dalla materia ...
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Città della Creta meridionale, che la scoperta del grandioso palazzo ivi esistente ha resa celebre. Festo è rammentata da Omero nell'Iliade (II, v. 648) e nell'Odissea (III, v. 296) e da altri autori classici, [...] e il suo sbocco nel mare libico. Gli scavi del 1900-1909, e ricerche complementari del 1921, 1928-31, ne hanno rivelato la storia dal 2000 al 1300 a. C. circa. Sorse su terreno abitato fin dall'ultima epoca neolitica.
Dei primi abitatori restano ...
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Discendente da una famiglia d'attori girovaghi (v. duse), fu battezzata in una parrocchia di Vigevano il 3 ottobre 1858. I suoi biografi raccontano che sua madre l'aveva data alla luce in un vagone di [...] le sue piccole economie. Dopo avere ottenuto successi anche come Ofelia nell'Amleto, e nella Teresa Raquin di Zola, si rivelò pienamente a vent'anni al teatro Carignano di Torino, nella compagnia di Cesare Rossi, recitando la Principessa di Bagdad di ...
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Romanziere, nato il 13 maggio 1840 a Nîmes e morto a Parigi il 17 dicembre 1897. Compiuti a Lione gli studî liceali, fu costretto per le crescenti angustie domestiche ad assumere, appena sedicenne, un [...] della realtà e con il delicato senso di poesia, a cui le impressioni e visioni di Provenza servono di sfondo, parvero una rivelazione. E fu forse il momento più felice della sua vita. Si sposò allora (1867) con Giulia Allard, che gli fu compagna ...
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JACOBI, Carl Gustav Jacob
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Potsdam il 10 dicembre 1805, morto a Berlino il 18 febbraio 1851. Studiò giovanissimo le opere di Lagrange ed Eulero, tentando la risoluzione [...] geniali creazioni, si resta, come disse il Terquem, convinti che "le matematiche non sono una scienza, ma una rivelazione permanente, un riflesso di quella intelligenza divina che J. contempla nella sua ineffabile purezza". Non meno fondamentali sono ...
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Piccolo edificio in muratura a forma di cubo (ka‛bah, in arabo, "dado") di circa 10 metri di lunghezza, 12 di larghezza e 15 di altezza, che si trova fin dai tempi preislamici circa al centro del sacro [...] la venerazione per la Ka‛bah e il pellegrinaggio sacro ad essa nell'ultimo mese dell'anno arabo, giustificando ciò con una rivelazione coranica attestante che la Ka‛bah era il primo tempio innalzato da Abramo e da suo figlio Ismaele al vero Dio, e ...
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VERRA, Valerio
Giacinta Spinosa
Storico della filosofia, nato a Cuneo il 19 febbraio 1928. Dal 1964 professore di Storia della filosofia nella facoltà di Magistero dell'università di Trieste, dal 1968 [...] nell'età preromantica, 1957), soprattutto F.H. Jacobi e J.G. Herder (F.H. Jacobi. Dall'illuminismo all'idealismo, 1963; Mito, rivelazione e filosofia in J.G. Herder e nel suo tempo, 1966), ma anche F. Schlegel, J.G. Fichte, F.W.J. Schelling ...
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PRUNIÈRES, Henry
Storico e critico musicale, nato a Parigi il 24 maggio 1886. Studiò alla Sorbona sotto la guida di R. Rolland. Nel 1914 conseguì il dottorato in lettere.
Egli si è dedicato con particolare [...] riviste tecniche del mondo, svolge una attività assai intensa al servizio dell'arte moderna, cui si deve, tra l'altro, la rivelazione o l'illustrazione di molti compositori oggi giunti a grande fama o, comunque, a buona notorietà: p. es., gl'italiani ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...