AVERANI, Niccolò
**
Nato in Firenze verso la metà del '600 da Giovanni Francesco e da Margherita Sacchettini, insieme con i fratelli Benedetto e Giuseppe fu affidato al p. Glaria ed educato nel collegio [...] . Evidente nella prefazione (da attribuire con buon margine di probabilità all'A.), la preoccupazione di distinguere tra Rivelazione e metafisica, la prima di valore assoluto, la seconda legata a sistemi opinabili, tanto a quello aristotelico ...
Leggi Tutto
Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] soprannaturale presente nel soggetto e postulato dalla sua vita morale, vuole giustificare le verità fondamentali della religione rivelata muovendo dai bisogni e dalle aspirazioni della coscienza umana. L’iniziatore di questo metodo è considerato M ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] valore religioso e perciò viene a cadere anche ogni distinzione sostanziale tra religione naturale e religione positiva in quanto la rivelazione non è un fatto storico avvenuto una volta per tutte, ma è continua, ossia si attua in modo sempre nuovo ...
Leggi Tutto
Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] , la filosofia, per Hobbes, non può occuparsi che di verità rigorosamente accertabili. Non sono dunque suoi oggetti né la rivelazione, né dio, né le nature spirituali, e neppure la storia, naturale o politica, perché fondata sull'esperienza o sull ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] fede); da questi dati il discorso teologico muove secondo il metodo della dimostrazione aristotelica per dedurre dalle premesse rivelate altre verità che traggono la loro certezza dai principî da cui muovono e dal rigore del ragionamento apodittico ...
Leggi Tutto
Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...]
D. dogmatica Giudizio dottrinale della Chiesa cattolica con cui si dichiara che una verità è contenuta nelle fonti della rivelazione e come tale deve essere oggetto di fede da parte di tutti i fedeli. Può essere emanata dal papa, infallibile ...
Leggi Tutto
Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] è stato praticato per millenni da varie società ed è praticato tuttora, a volte anche nella nostra società. L' amniocentesi rivela anche il sesso e una madre potrebbe decidere di interrompere la gravidanza proprio in forza di questa informazione. In ...
Leggi Tutto
Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] analisi è l'affermazione che non solo noi non conosciamo la sostanza delle cose, ma l'idea stessa di sostanza si rivela del tutto indeterminata e inutile per ogni conoscenza positiva. Passando all'esame delle varie forme di sapere, di cui le idee ...
Leggi Tutto
Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] tratta ora di capire se, a parte la battaglia contro l'utilitarismo nel mondo anglosassone, il concetto di diritti possa rivelarsi anche altrove uno strumento utile. Il problema principale a tale riguardo è rappresentato dal fatto che spesso non si ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] anche di fissare in un momento del tempo e dello spazio un processo che è eterno e di presentarlo come una “rivelazione” (Filosofia e non filosofia, in Id., Filosofia e storiografia, a cura di S. Maschietti, 2005, p. 68).
Questa la prospettiva che ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...