Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] (Numquid et tu? è il titolo di alcuni suoi frammenti di quel periodo, pubblicati nel 1922). Tuttavia la rivelazione pubblica della sua omosessualità, il raffreddamento con la moglie e una nuova amicizia particolare produssero in lui ancora una ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] in essa e non contro di essa. Si affermava che la tendenza ad armonizzare i dati centrali della rivelazione neotestamentaria con le forme mutevoli della cultura e della spiritualità «moderna» circostante costituisce una tendenza immanente del fatto ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] del C. e nostro bembista principe, C. Dionisotti (in Diz. biogr. degli Ital., VIII, p. 147). Anche segna, però, non pur la rivelazione, ma il ritratto fedele del C., qual era poco più che ventenne e quale rimase fin quasi ai novanta. Inarrivabile l ...
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CARAFA, Ferdinando
Francesco Barbagallo
Nato il 30 ottobre del 1816 a Napoli, terzogenito di Francesco, duca d'Andria dopo la decapitazione del fratello Ettore, e di Teresa Caracciolo di Santobuono, [...] tra molte condanne capitali ed ergastoli, il C. venne condannato a un solo anno di prigionia per "scienza e omessa rivelazione della setta".
Il 12 giugno 1852 sposò Beatrice Revertera di Domenico duca di Salandra, morta l'anno seguente; sposò quindi ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] il sentimento, la riflessione, l’amore della Chiesa e dei fedeli rispetto ai fatti e misteri della Rivelazione; in senso ristretto, quei canti strofici contenuti nel breviario, che danno espressione lirica al significato delle varie ricorrenze ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] le attività del M. è così leggibile, in un rapporto risolto tra mistero e scienza, come spinta allo "studio della Rivelazione perenne".
Fonti e Bibl.: Le carte del M. sono conservate presso la famiglia. Per una bibliografia completa delle sue opere ...
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FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] volumi (Prato 1865-69), ai Memorabili di Senofonte.
Quest'edizione, che nacque come premessa e parergon al volgarizzamento platonico, rivela già il F. pienamente maturo e al suo meglio. Preoccupato, cioè, d'intendere, e di far intendere, storicamente ...
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BARBARO, Angelo Maria
Gian Franco Torcellan
Nacque a Portogruaro il 9 febbr. 1726, figlio del patrizio e senatore Bemardo, che era podestà nella piccola città veneta, e di una donna non nobile; per [...] quale, riprendendo un'antica leggenda d'eroismo veneziano, il B. ne contaminava lo spirito con il licenzioso linguaggio: rivelazione d'una radicata tendenza al libertinaggio poetico che, in lui come in altri poeti veneziani, visse tenacemente accanto ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] la diatriba religiosa di V. non mira a difendere nessuna delle confessioni stabilite. Egli respinge in blocco tutte le religioni rivelate, per quel teismo, di cui egli stese, in un opuscolo omonimo, la professione di fede, i cui dogmi si compendiano ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] negli sviluppi del decadentismo, contribuendo a spogliare l'angoscia da ogni compiacimento estetistico e da superuomo e a rivelarla nella sua nuda esistenzialità". Dunque Freud, Kafka, Musil sono gli eroi del ‛decadentismo' del Gioanola, che coincide ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...