PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] e diventò subito dopo acclamata protagonista con Erminio Macario dello spettacolo Febbre azzurra (1945) di Mario Amendola. Fu una rivelazione, ma al successo seguirono dure parole di Silvio D’Amico, allora direttore dell’Accademia, che non vide di ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] myrtillus L.) nei dialetti alpini, in Archivum Romanicum, IV (1920), pp. 498-500. Le brevi note di quegli anni dovevano rivelarsi poco più che indizi delle vaste ricerche che egli stava in realtà svolgendo e che furono alla base della prima opera di ...
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MAGGI, Cesare
Giulia Grosso
Nacque a Roma il 13 genn. 1881 durante una tourneé dei suoi genitori, Andrea e Pia Marchi, attori nella compagnia Bellotti-Bon.
Venne indirizzato agli studi classici, che [...] mostra commemorativa in onore di Giovanni Segantini al palazzo della Società di belle arti di Milano, che fu una vera rivelazione per il M., affascinato dalla luce della pittura segantiniana, al punto da volerne carpire la tecnica in loco. Per questo ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] da parte del maestro, attraverso l'opera del linguaggio, anche se poi questo ruolo deve essere integrato da quello della rivelazione e della Chiesa.Nel 1933 il C. iniziò la pubblicazione di un Supplemento pedagogico a Scuola italiana moderna, che dal ...
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OXILIA, Adolfo
Marco Giovannoni
OXILIA, Adolfo. – Nacque a Parma l’11 luglio 1899 in una famiglia di origine piemontese, primogenito di Felice e di Vittoria Fantina De Zanchi.
Il padre, ufficiale di [...] in particolare la poesia – costituisce un veicolo per la percezione e la trasmissione di intuizioni originali, di origine divina, rivelanti le verità fondamentali comuni a tutto il genere umano. Tali verità sono capaci di trasformare l’umanità di chi ...
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CARAFA, Michele Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 17 nov. 1787. figlio cadetto di Giovanni principe di Colubrano e duca d'Alvito e di Teresa Lembo, divenuta in seconde nozze principessa di [...] privato del principe di Caramanico) e successivamente le cantate Il Natale di Giove e Achille e Deidamia, che furono la prima vera rivelazione del suo talento musicale.
Nel 1806 il C. si recò a Parigi con la madre, e divenuto dapprima allievo di L ...
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ABBA, Marta
Alessandro Tinterri
Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Formazione ed esordi
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò [...] panni di Nina, si fece notare da Marco Praga, che, pur non apprezzando il lavoro del drammaturgo russo, la elogiò come rivelazione della serata: «C’è una tempra di attrice in questa giovane e, aggiungo, di primattrice. La sua bella figura scenica ...
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LUGO, Giuseppe
Johannes Streicher
Nacque a Rosolotti di San Giorgio in Salici, una frazione di Sona, presso Verona, il 18 giugno 1899, da Pietro e da Elvira Magalini, entrambi di origine contadina. [...] 6 ott. 1931: il suo Cavaradossi fu considerato una rivelazione e sarebbe divenuto il suo cavallo di battaglia.
Il repertorio T. Schipa, l'ascolto delle incisioni del L. in realtà rivela un materiale eccezionale e un gusto non comune, che forse ...
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LEONARDO da Pistoia
Silvana Vecchio
Le scarse e confuse notizie su L. rendono difficile ricostruirne la biografia. Gli antichi biografi dell'Ordine domenicano, a partire da Alberto di Castello, lo indicano [...] questa premessa L. affronta i più complessi temi teologici, dimostrando la necessità del doppio percorso della ragione e della rivelazione sulla base delle argomentazioni fornite da Tommaso all'inizio della Summa theologiae (I, q. 2, a. 3) e della ...
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DE LULLO, Giorgio
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 apr. 1921 da Giovanni e da Amelia Occhetti, di modeste condizioni economiche. Mentre frequentava l'istituto magistrale "G. Carducci", perdette improvvisamente [...] slancio non sono mai, in lui, andati a scapito di un vigile controllo" (e questo accenno al controllo è il segno rivelatore di molti suoi atteggiamenti futuri). Sempre in quell'anno, G. Strehler gli dette due opportunità, la prima come re Millo nel ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...