Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] ai maestri interpreti della legge.
Nel Nuovo Testamento oggetto della r. è Dio stesso, che nessuno ha mai veduto e che, rivelando sé stesso in Gesù Cristo e nel suo destino di morte e risurrezione per i peccati dell’umanità, manifesta il suo amore e ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603)
Teodicea (p. 607). - La formula ortodossa della teologia musulmana relativa alla rivelazione afferma precisamente che il Corano è la Parola di Oio, increata, e ch'essa è scritta [...] nei nostri esemplari, ritenuta a memoria dalle nostre menti, recitata dalle nostre lingue, ascoltata dalle nostre orecchie, ma tuttavia non residente in tutto ciò (esemplari, menti, lingue, orecchie) ...
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Nono mese dell'anno lunare musulmano. Una prescrizione coranica stabilisce che in questo mese, nel quale avvenne la prima rivelazione, i musulmani debbano quotidianamente osservare, dall'aurora al tramonto, [...] l'astinenza totale da cibi e bevande e dai rapporti sessuali (più tardi anche dal fumare). Le notti sono dedicate a pratiche devozionali e a festeggiamenti. La festività del piccolo bairam (in arabo al-‛īd ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] a.C. e il 2° d.C. in ambiente giudaico e cristiano, che presentandosi come a. nel senso etimologico di «rivelazione», si propongono di spiegare religiosamente i misteri dell’origine e del destino del mondo e dell’umanità. Alla base dell’apocalittica ...
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Storico del cristianesimo (Schmiden 1792 - Tubinga 1860). Nella prima grande opera Symbolik und Mythologie (1825), B. svolse una concezione che mira a storicizzare la mitologia come elemento essenziale [...] della natura, che precede la rivelazione della religione dello spirito rappresentata dal cristianesimo. Ottenuta la cattedra di teologia a Tubinga (dal 1825 alla morte), avviò, con il suo insegnamento, la scuola storica di Tubinga cui rimase ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] di Dio (rasūl Allāh), ma nonostante l'importanza fondamentale che riveste la sua figura, essendo colui che ha rivelato il Corano, l'ortodossia islamica insiste sul carattere esclusivamente umano della sua persona. Fonti principali della vita di M ...
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Teologo e alto ecclesiastico anglicano (Newark 1698 - Gloucester 1779). Tutta la sua opera apologetica è volta ad affermare, contro il "naturalismo" dei deisti (Locke, Hume, Bolingbroke), l'esistenza della [...] divina rivelazione. A questo scopo diede avvio a una serie di conferenze Warburtonian Lectures continuate fino a tempi recenti. Fra le sue opere: Divine legation of Moses (1737); Principles of natural and revealed religion (3 voll., 1753-60); Remarks ...
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VISIONE
Enrico Rosa
Storia delle religioni. - La parola, applicata alla storia delle religioni, si riferisce a un insieme di fenomeni assai differenti - dal semplice sogno sino alle forme complesse [...] che si possono chiamare intellettuali, o interiori, situate nel campo del pensiero, e che consistono in un'illuminazione, una rivelazione astratta; in tale caso, secondo la metafora usuale, il soggetto vede con gli occhi della mente. Come le forme ...
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Riformatore religioso (Fehebentel, Striegau, 1855 - Obernigk, Slesia, 1941). Muratore slesiano, passato in età matura dal cattolicesimo al luteranesimo (1908), si staccò anche da questo (1926) presentandosi [...] ai suoi seguaci come l'"ultima rivelazione divina". La sua "Chiesa evangelico-giovannea" arrivò a contare circa 400 comunità a Berlino, nel Brandeburgo, in Sassonia, e in Pomerania, superando i 100.000 membri. Nella sua predicazione comparivano ...
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In senso generico, retta credenza, conformità ai principi di una determinata religione, della quale si accetta integralmente la dottrina. In generale, è un principio sostenuto dalle religioni che si richiamano [...] in opposizione ai vari gruppi di riformisti.
Nella teologia cattolica, o. è l’accettazione completa della dottrina rivelata da Cristo e insegnata dal magistero della Chiesa romana. Il concetto nasce nelle prime comunità cristiane a significare ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...