Rivista del cinematografo
Marco Pistoia
Periodico mensile italiano, fondato nel gennaio 1928 per coordinare l'attività delle sale parrocchiali. È la più antica tra le riviste italiane di cinema ancora [...] fine del 1982 e l'inizio del 1988 le pubblicazioni furono sospese), la testata fu modificata in "Rivista del cinematografo e della comunicazione sociale", come a ribadire l'interesse per il complessivo sistema dello spettacolo e della comunicazione ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] italiana, tedesca e francese, e fu consacrato da Alessandro Blasetti, sulla rivista "Cinematografo" (30 ottobre 1930) come "un avvenimento base nella storia del cinematografo italiano". Il film ha tra gli altri meriti quello di rendere popolarissimo ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] di Milano, Milano 1997.
66 E. Mosconi, Un potente maestro per le folle, cit., p. 158.
67 Cfr. M. Muscolino, La “Rivista del Cinematografo” dalla nascita al 1968, in Attraverso lo schermo, a cura di R. Eugeni, D.E. Viganò, cit., II, pp. 181-196.
68 ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] figure 6, 7 e 8 si hanno i risultati di cinematografie ad altissima frequenza: la fig. 6 rappresenta le successive fasi della legge di pubblica sicurezza (Cass. 18 febbraio 1935, in Rivista di diritto penale, 1935, 521).
Attraverso le leggi del 17 ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] tecnica del film ‒ che alla riflessione. È il caso di una r. destinata a vita piuttosto longeva, quale la "Rivista fono-cinematografica e degli automatici, istrumenti pneumatici e affini" (1907-1908), più nota con uno dei suoi nomi successivi, "La ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] A. Bazin e alla rivista Cahiers du Cinéma) il movimento della nouvelle vague. Comprendeva autori piuttosto diversi tra loro e che assai presto presero strade divergenti, accomunati però dalla ricerca di uno stile più cinematografico e meno letterario ...
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Gian Luigi. Critico italiano (Tirano, Sondrio, 1921 - Roma 2016), fratello di Brunello. Figura di rilievo della critica cinematografica cattolico-moderata. Laureatosi in Giurisprudenza (1945), tenne dal [...] del cinema (2002-04); fu critico del quotidiano Il Tempo e corrispondente di testate straniere, scrisse su Rivista del cinematografo, La fiera letteraria, ecc. Ha realizzato, nel decennio 1963-73, cicli televisivi e ritratti dedicati a personalità ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] quando J.W. Campbell junior prende la direzione della rivista Astounding science fiction (poi Analog) e porta la le paure proprie di ogni essere umano. Negli anni 1920 la cinematografia espressionista tedesca si impose con P. Wegener e F. Lang. ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] spettatore ed è a questo punto, sottolinea Morin, che il 'cinematografo' diventa finalmente 'cinema': quel che si crea è un vero di Metz, apparso nel 1964 sul quarto numero della rivista francese Communications. Il titolo del saggio si riferisce a ...
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Regista e attore, nato a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1902. Esordì nella rivista, ma passò presto al teatro di prosa, alternandolo, dopo il 1932, con il cinematografo, dove creò il tipo del provinciale [...] umano; e infine Sciuscià (1946), il film (premiato col massimo premio dell'Accademia americana di scienze e arti cinematografiche) che doveva segnare una tappa nuova nella storia del cinema italiano: approdo al verismo, frutto della guerra, polemica ...
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product placement
loc. s.le m. inv. In economia, strategia promozionale di un prodotto pubblicizzato indirettamente da produzioni televisive o cinematografiche, dietro compenso finanziario. ◆ [Nel 2006] Oltre ai classici spot crescerà l’importanza...
coreografico
coreogràfico agg. [der. di coreografia] (pl. m. -ci). – Della coreografia, come arte di comporre e dirigere balletti: musica c., scene c.; un grande spettacolo c.; la tradizione c. russa. Per estens., di manifestazione pubblica,...