Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] ortodossa russa nel 17° sec., la Chiesa ortodossa russa fuori della Russia (piccola formazione che dopo la rivoluzionebolscevica non volle accettare il modus vivendi instaurato dal patriarca di Mosca con il governo sovietico), il patriarcato di ...
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Metropolita di Galizia (Prylbyci 1865 - Leopoli 1944); dal 1888 nell'ordine dei basiliani, fu vescovo di Stanisławów (oggi Ivano-Frankovsk) nel 1899; metropolita e arcivescovo di Leopoli dal 1901, da allora [...] si adoperò attivamente per l'unione dei cristiani separati, per cui subì il carcere (1914-17). Dopo la rivoluzionebolscevica tornò a Leopoli, dove continuò l'opera pastorale sempre rispettato, durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione ...
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Patriarca di Mosca (Toropec 1865 - Mosca 1925); vescovo di Lublino (1897), poi (1898-1907) delle Aleutine, e come tale a capo degli ortodossi degli USA, di Jaroslavl´, di Vilna, fu quindi eletto (1917) [...] arcivescovo di Mosca e di Kolomna. Il Concilio panrusso (1917), in piena rivoluzionebolscevica, nel ricostituire il patriarcato, lo elevò alla carica di patriarca di Mosca e di tutta la Russia. In tale qualità cercò di opporsi alla politica ...
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TEOLOGIA
Jean Galot
Valdo Vinay
. Teologia cattolica (XXXIII, p. 527). - Il periodo che va dal 1960 al 1975 è stato profondamente segnato - per la t. cattolica - dai lavori del Concilio Vaticano II [...] commento ai Romani, Barth esigeva che la Chiesa partecipasse agli scontri per le strade. Tuttavia non riconobbe la rivoluzionebolscevica come vera rivoluzione. Agl'inizi della sua t. cercò "un rapporto organico fra la Bibbia e il giornale, fra il ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] dell’Europa e della Chiesa non solo tedesca, tanto più in presenza dell’ondata rivoluzionaria partita dalla rivoluzionebolscevica del 1917 ed estesasi verso occidente: come ebbe modo di costatare dal vivo soprattutto in seguito alla proclamazione ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] pubblicisti, autori e dottori dell'Islàm. Nell'eclisse di questo in ambiente turco, per il kemalismo e la Rivoluzionebolscevica, fu proprio quello arabo, che aveva storicamente più certi e legittimi titoli di rivendicarlo, a tentare di rivitalizzare ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] , la diaspora russa, nata principalmente dalla fuga di più di un milione di russi dal loro paese dopo la Rivoluzionebolscevica, si è divisa in quattro gruppi o ‛giurisdizioni'. Essi sono: a) il ‛Sinodo della Chiesa russa in esilio' (conosciuto ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] la polemica antiprotestante.
141 Cfr. R. Uguccioni, L’avvoltoio sul nido, Milano, 1939, ambientato in Russia al tempo della rivoluzionebolscevica, che narra del rapimento da parte di un usuraio ebreo del bambino di un suo creditore.
142 G. Fanciulli ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] problemi dei profughi, dei reduci e delle famiglie. L’emersione delle classi popolari seguiva il mito della rivoluzionebolscevica e l’avvento della società di massa rendeva uniformi e convenzionali i comportamenti degli individui, fin nelle diocesi ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...