CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] sulla questione meridionale, per l'assenza di un'analisi politica. Ma c'è tuttavia anticipato il tema della rivoluzioneagricola nel Mezzogiorno come grande problema nazionale. Si esprimono anche qui, in queste riflessioni e polemiche, i tratti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento il crescere degli scambi commerciali segnala un cambiamento più sostanziale [...] regioni d’Europa ma, nel cadere dei confini, viene introdotto dai Portoghesi in Asia, contribuendo alla rivoluzioneagricola cinese.
Se nel lungo periodo caratteristica mediterranea è stata la continua variazione di intensità dei flussi commerciali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stretta connessione fra i progressi nel campo della scrittura e l’evoluzione delle società [...] per lo sviluppo del genere umano: come nella preistoria l’invenzione di strumenti adeguati a gestire la contabilità danno impulso alla rivoluzioneagricola, così i pittogrammi, la prima vera forma di scrittura, diventano fondamentali per avviare la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’anno 1700, quasi a far da spartiacque tra il secolo della “rifeudalizzazione” seicentesca [...] e il secolo della settecentesca “rivoluzioneagricola” innescante l’avvio della prima industrializzazione, vede la luce a Modena l’opera De morbis artificum diatriba, del medico Bernardino Ramazzini. La “diatriba” affronta il problema della ...
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L’autore del primo trattato di demografia
Vissuto a cavallo tra Settecento e Ottocento, l’economista inglese Malthus è autore del Saggio sul principio di popolazione. Il suo nome è legato alla teoria che [...] Nel corso del Settecento, infatti, crescono insieme, come sorelle, la rivoluzione industriale, quella agricola, quella tecnologica e quella demografica.Con la rivoluzioneagricola, nuove tecniche di coltivazione e la nascita di grandi aziende gestite ...
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Latifondo
Piero Bevilacqua
1. Ambivalenza di un termine
Col termine 'latifondo' si designa, nel suo significato generico, una proprietà terriera di grandi dimensioni. Un particolare rilievo viene quindi [...] campagne dell'Inghilterra sono state fra Settecento e Ottocento, almeno in alcune regioni, l'epicentro di una rivoluzioneagricola che ha trasformato profondamente le tecniche produttive e i rapporti sociali, favorendo lo sviluppo capitalistico dell ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] e, senza dubbio, di trappole e di reti di diverso tipo. Questa situazione restò praticamente immutata fino alla rivoluzioneagricola, anche se in Africa lo sfruttamento delle risorse naturali non venne mai del tutto abbandonato. Le condizioni che ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] Childe, secondo la quale la formazione delle prime grandi civiltà sarebbe stata la fase culminante della "rivoluzioneagricola". Polemizzando vivacemente con essa, Lewis Mumford ha sottolineato con particolare vigore il ruolo che ebbe la scoperta ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] opinio "non arava e non seminava" di partecipare con un suo limitato ma inconfondibile ruolo alla cosiddetta `rivoluzioneagricola' prodottasi nel continente europeo dopo il Mille.
Tale specificità presenta due volti distinti, che è tuttavia ...
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Neolitica, rivoluzione
Mario Liverani
Storia della questione
Le classificazioni prechildiane
Le classificazioni ottocentesche della preistoria, basate su aspetti formali dell'industria litica (e della [...] forma di pia tutela dei resti dei congiunti), acquista probabilmente significati simbolici aggiuntivi a seguito della rivoluzioneagricola. Il ruolo dominante del capofamiglia e la trasmissione ereditaria dei mezzi di produzione impongono forme di ...
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...