Uomo politico russo (Mosca 1862 - Parigi 1936). Dopo aver combattuto accanto ai Boeri nel 1900, in Macedonia durante l'insurrezione del 1903 e infine in Estremo Oriente, durante la guerra russo-giapponese, [...] detto degli "ottobristi". Presidente della Duma (1910-12), poi ministro della Guerra nel gabinetto L´vov (1917), dopo la rivoluzionebolscevica combatté contro i bolscevichi nel sud, e si rifugiò poi all'estero. Ha lasciato interessanti Memorie. ...
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Storico e uomo politico ucraino (Černigov 1882 - Monaco 1951). Ministro degli Esteri quando P. Skoropadskij fu proclamato etmano di Ucraina, dopo la rivoluzionebolscevica andò in esilio, dedicandosi a [...] studî storici. Insegnò storia ucraina presso l'univ. Carlo e la Libera univ. Ucraina a Praga e quindi alla facoltà teologica ortodossa dell'univ. di Varsavia. Tra gli scritti si segnalano: Slovjanskyj ...
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Dinastia russa che trae origine da Roman Jur´evič e da suo figlio Nikita Romanovič, prozio dell'ultimo zar dei Rjurikidi, Fëdor Ivanovič. Dopo l'epoca dei torbidi essa salì al trono (1613) con l'elezione [...] di Michele I, pronipote di Nikita, e figlio del metropolita di Mosca (poi patriarca) Filarete. Perse il trono (1918) con la rivoluzionebolscevica. ...
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Generale russo (Ust´-Chopërskaja, od. Serafimovič, oblast´ di Volgograd, 1861 - Novočerkassk 1918). Etmano dei cosacchi del Don, si distinse durante la prima guerra mondiale nella battaglia di Łuck. Avversò [...] poi la rivoluzionebolscevica e sul finire del 1917 organizzò sul Don un esercito controrivoluzionario; dopo varî successi, fra cui la presa di Rostov, sconfitto, si uccise. ...
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Il comunismo si ripresenta col suo nome proprio e classico nel 1917, quando N. Lenin, nelle sue Tesi dî aprile, richiede di chiamare "comunista" il partito bolscevico (cioè improntato nella teoria e nella [...] venuti formando, in seno al Partito socialista italiano, già nel 1917, come solidarietà senza riserve con la rivoluzionebolscevica, e più nettamente, nell'ambiente torinese, nel 1919, con la formazione del gruppo, principalmente di intellettuali ...
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Uomo politico sovietico nato a Kalinovka, distretto di Kursk in Ucraina il 17 aprile 1894, da una famiglia di piccoli proprietarî molto poveri. Giovanissimo iniziò la sua vita di lavoro quale fabbro, quindi [...] dove ebbe i primi contatti con i circoli rivoluzionarî - passando quindi al lavoro nelle miniere. Dopo l'affermarsi della rivoluzionebolscevica nel novembre 1917, già in dicembre il Ch., fu eletto membro del Soviet di Lugansk in Ucraina e partecipò ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] in Europa orientale. Il diritto delle nazionalità all'autodeterminazione parve trionfare anche in Russia, dove la rivoluzionebolscevica, altra conseguenza della guerra, gettò le fondamenta di uno Stato ideologico federale e multinazionale. Lo Stato ...
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SOCIALDEMOCRAZIA
Leonardo Rapone
(XXXI, p. 987)
Esistono due diversi usi del termine s., che designa sia determinati movimenti o partiti politici, sia una specifica teoria e prassi politica. Nell'accezione [...] potesse germinare davvero la s. era necessario un nuovo concetto sia delle riforme sia del socialismo.
Fu dopo la rivoluzionebolscevica del 1917 in Russia che la nozione di s. iniziò a caricarsi di significato e a individuare una particolare ...
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Periodizzazione
Vittorio Vidotto
Con questo termine, entrato nell'uso nel corso del Novecento, si designa quell'operazione culturale volta a suddividere il tempo storico attribuendo a ogni scansione [...] si spegne solo nel 1620 circa, o di "secolo breve" (E.J.E. Hobsbawm) per definire il tempo che inizia con la rivoluzionebolscevica e termina nel 1989 con il crollo del muro di Berlino, l'arco dell'esperienza comunista vicina alle opzioni culturali e ...
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KÁROLYI di Nagykároly, Mihály (XX, p. 129; App. II, 11, p. 135)
Uomo politico ungherese, morto a Vence (Nizza) il 19 marzo 1955. Aveva tenuto la carica di ministro d'Ungheria a Parigi nel 1947-49, dimettendosi [...] of M. K. Faith without illusion, Londra 1956, trad. it. Milano 1958), di particolare interesse per la storia della rivoluzionebolscevica e la dittatura di Béla Kun in Ungheria nel 1919, come per l'attività diplomatica dopo la seconda guerra mondiale ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...