DUMINI, Amerigo
Sandro Setta
Nacque a Saint Louis (Missouri, USA) il 3 genn. 1894 da Adolfo, pittore ed antiquario, e Jessie Wilson. Sebbene cittadino statunitense, allo scoppio della prima guerra mondiale [...] "noiosa" vita quotidiana, la cui mentalità nazionalista era turbata dalle agitazioni sociali dell'epoca, minaccianti una rivoluzionebolscevica. A Firenze si iscrisse dapprima all'Alleanza di difesa cittadina e successivamente fondò, con altri dieci ...
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Uzbekistan
Stato dell’Asia centrale. Il suo territorio coincide in gran parte con le regioni storiche di Corasmia, Sogdiana e Battriana, di popolamento e cultura iraniana, benché islamizzate fin dal [...] russo. La resistenza locale alle politiche zariste, iniziata con il movimento islamico modernista detto «jadidista», proseguì dopo la rivoluzionebolscevica del 1917, con la rivolta dei basmachi, domata solo negli anni Trenta del 20° secolo. Nel 1924 ...
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Ucraina
Stato dell’Europa orient. con capitale Kiev. A partire dal 3° sec. d.C. il territorio dell’odierna U. fu invaso da goti, unni e avari, per poi essere inglobato, nel 7° sec., nell’impero che i [...] maturarono solo negli anni della Prima guerra mondiale (1914-18), quando l’impero russo fu travolto dalla rivoluzionebolscevica del 1917 e l’impero asburgico dalla sconfitta militare. A Kiev fu proclamata una Repubblica indipendente che, attaccata ...
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Carelia
Repubblica autonoma della Russia, la C. si estende dalla costa del Mar Bianco al Golfo di Finlandia. Parte dell’impero zarista dal 18° sec., dopo la rivoluzionebolscevica la dieta di Uhtua (1920) [...] proclamò l’indipendenza della C. dalla Russia. I sovietici riconobbero un’autonomia politica e culturale alla popolazione della C. orientale, organizzata prima (1920) in una comunità, poi (1920-40) in ...
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Romanov
Dinastia russa che trae origine da Roman Jur′evič e da suo figlio Nikita Romanovič, prozio dell’ultimo zar dei Rjurikidi, Fëdor Ivanovič. Dopo l’epoca dei torbidi essa salì al trono (1613) con [...] l’elezione di Michele I, pronipote di Nikita, e figlio del metropolita di Mosca (poi patriarca) Filarete. Perse il trono (1918) con la Rivoluzionebolscevica. ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] in cui non vi era stata una compiuta rivoluzione industriale, non avrebbe potuto contrapporre nulla all'attacco civile europea" ha salvato il continente dalla minaccia bolscevica. La controffensiva hitleriana con lo sterminio degli Ebrei avrebbe ...
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socialismo
Massimo L. Salvadori
In lotta contro le disuguaglianze sociali
Il socialismo è una teoria politica finalizzata alla costruzione di una forma di società fondata sulla solidarietà tra gli uomini [...] , in Russia l’onda rivoluzionaria venne immensamente ingrossata dagli effetti della Prima guerra mondiale (rivoluzioni russe).
La rivoluzionebolscevica
La Prima guerra mondiale. Lo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914 divise profondamente ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] affermano l'"identità della società con se stessa". Non solo, Gauchet giunge ad affermare che la Rivoluzionebolscevica del 1917 avrebbe liberato il potenziale totalitario dell'ideologia borghese nel progettare la realizzazione della 'società ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] popolare, che rese impossibile una soluzione in senso democratico della crisi stessa. Affascinato dal mito della rivoluzionebolscevica, il Partito socialista dissipò la sua forza in uno sterile massimalismo rivoluzionario, mentre il Partito popolare ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] fu condotta coi testi di Marx alla mano. Lenin era un fedele interprete o un corruttore di Marx? la Rivoluzionebolscevica era una rivoluzione marxista? Per la prima volta un grande rivolgimento non solo nelle coscienze, com'era stata la Riforma, ma ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...