CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] e statistica prima a Trapani, lontano dai suoi interessi culturali e familiari (1905: proprio l'anno del suo matrimonio XXXV [1924], pp. 262-69; Banche e "banchismo", in La Rivoluzione liberale, IV [1925], p. 38; L'inflazione e il Mezzogiorno, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] avviso, per definizione, pubblico. Lo Stato liberale, erede della Rivoluzione francese, ha una funzione negativa, quella di limitare gli arbitri Volpicelli si è isolato rispetto all’ambiente culturale fascista di stampo più tradizionalista, che teme ...
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PAGANO, Francesco Mario
Dario Ippolito
PAGANO, Francesco Mario. – Nacque a Brienza (in Lucania) l’8 dicembre 1748, primogenito di Tommaso e di Maria Anna Pastore.
Poco più che fanciullo si trasferì [...] , e cominciò a frequentare i circoli culturali e massonici dell’illuminismo napoletano. Si coscienza della libertà, Napoli 2000, pp. 13-64; G. Imbruglia, Rivoluzione e civilizzazione. P., Montesquieu e il feudalesimo, in Poteri. Democrazia. Virtù ...
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PASSAGGERI, Rolandino
Massimo Giansante
PASSAGGERI, Rolandino. – Figlio di Rodolfino passagerius, cioè esattore del dazio, doganiere, nacque a Bologna verso il 1215 e qui morì nel 1300; nulla si sa [...] di locandiere. Legato alla parte popolare, trasse vantaggi dalla rivoluzione che nel 1228 portò le Società d’arti e d’ della formazione teorica e pratica del notariato.
La scena culturale bolognese era dominata, in questo ambito specifico, dalle due ...
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PIERANTONI, Augusto Francescopaolo
Eloisa Mura
PIERANTONI, Augusto Francescopaolo. – Nacque a Chieti il 24 giugno 1840, terzogenito di Enrico e Flavia De Sanctis, ricchi possidenti.
Alcuni studiosi [...] dire, di volere «ispirar» negli alunni «l’odio alla Rivoluzione» (Illustri contemporanei italiani, p. 282). Proseguì dunque gli Riccardo e Dora) e inaugurarono un vero e proprio sodalizio culturale: il loro villino romano in via Magenta 5 svolse a ...
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Diritti e tecnologia
Alfonso Celotto
I diritti umani, recepiti da decenni nelle Costituzioni, stanno subendo una profonda trasformazione, grazie alla diffusione delle nuove tecnologie. Internet e i [...] disciplinato con gli strumenti normativi tradizionali. Si tratta di una rivoluzione epocale, un po’ come quando emerse l’esigenza di «campo di battaglia» fra le diverse visioni (politiche, culturali, religiose) del mondo, quanto meno su tre versanti. ...
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FOSCARARI (Foscherari), Romeo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso l'anno 1363, secondo figlio di Francesco, ricco banchiere con solidi agganci nei centri del potere cittadino. Nel 1385, seguendo una [...] interessi del F. restarono circoscritti all'ambito culturale. Oltre allo studio del diritto coltivò XIV, ibid., s. 4, IV (1914), pp. 157 s.; O. Vancini, Una rivoluzione di "ciompi" in Bologna (1411-1412), in Studi di storia e critica dedicati a P.C ...
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FORTI, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Pescia, nell'odierna provincia di Pistoia, il 10 nov. 1806 da Anton Cosimo, discendente di una delle più antiche e ricche famiglie del luogo, e da Sara Sismondi, [...] nelle sue connessioni con la più ampia realtà culturale e civile del paese. Pubblicate postume grazie pp. 32-35; F. Sclopis, Storia della legislazione ital. dall'epoca della Rivoluzione francese a quella delle riforme italiane, I, 3, Torino 1864, pp. ...
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La tutela del patrimonio culturale
Salvatore Settis
L’individuazione di quel che oggi chiamiamo «patrimonio culturale» come oggetto di specifiche preoccupazioni e norme di tutela è un processo secolare, [...] sec. 19°, mentre veniva affermandosi in Francia e in Europa, a cavallo fra Rivoluzione e Restaurazione, quello stesso concetto di «patrimonio culturale» a cui facciamo ora riferimento. La denominazione di patrimoine, o patrimoine national, germogliò ...
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La burocrazia
Guido Melis
1. È stato il sociologo K.A. Wittfogel a suggerire (1957) l’ipotesi che l’origine remota delle burocrazie vada collocata nel mondo antico, quando si pose, in particolare nelle [...] le armi, le donne rappresentarono ovunque una importante rivoluzione di costume. In Francia questa «mutation capitale» aveva ovunque si è accompagnato a questo primo vincolo un orientamento culturale in favore di quello che è stato definito come «il ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...