Stato dell’Europa Occidentale. Si affaccia sul Mare Mediterrano lungo la Costa Azzurra, circa 14 km a NE di Nizza, ed è circondato dal dipartimento francese delle Alpi Marittime. È il secondo Stato più [...] e da quel momento i Grimaldi gravitarono intorno alla corte di Francia. Il 13 gennaio 1793, durante la Rivoluzionefrancese, un’improvvisata assemblea nazionale dichiarò decaduto il principato e invocò l’annessione alla Francia, status che si ...
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Accordo stipulato fra due parti, siano persone private, enti o Stati.
Diritto
Diritto amministrativo
C. fallimentare Disciplinato dagli art. 124 e seg. legge fallimentare, consente di evitare le fasi [...] sanzione di Bourges (➔); quello fra Napoleone e Pio VII (1801), che pose termine al dissidio creato dalla Rivoluzionefrancese fra la Chiesa e lo Stato.
Approfondimenti di attualità
Concordato preventivo ed ammissione: natura e limiti del sindacato ...
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Patriota còrso (Stretta di Morosaglia, Bastia, 1725 - Londra 1807). Guidò la lotta per l'indipendenza della Corsica da Genova (1755). Esule dopo l'intervento dei francesi, cui era stata ceduta l'isola [...] nelle battaglie di Borgo (1768) e di Pontenuovo (1769). P. si rifugiò allora a Londra. Scoppiata la Rivoluzionefrancese tornò in Corsica, apparentemente conciliato col governo di Parigi; ma le ripercussioni del Terrore (1793), specie nel campo ...
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Città della Francia sud-occidentale (229.500 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento della Gironde. È situata sul fiume Garonna, presso l’apertura dell’estuario della Gironda, a 96 km dall’Oceano Atlantico. [...] di B. si ebbe con J.-B. Colbert, che ne favorì il commercio, e soprattutto sotto Luigi XV. Durante la RivoluzioneFrancese i suoi deputati costituirono il nucleo del gruppo detto dei Girondini. Il 9 dicembre 1870 divenne sede della Delegazione del ...
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Uomo politico e scrittore francese (Losanna 1767 - Parigi 1830). Massimo teorico del costituzionalismo liberale, esprime nelle sue opere la costante preoccupazione di evitare l’arbitraria concentrazione [...] . Fuori di esso, sono i due opposti estremismi dell'anarchia e della dittatura militare: lo prova l'esperienza della Rivoluzionefrancese (di essa C. accetta con la Staël l'istanza liberale) nella quale l'anarchia del Terrore scivola inevitabilmente ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzionefrancese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] Mortiers, poi a quella di rito scozzese della Sincérité, di cui divenne uno dei capi (1778). Di fronte alla Rivoluzionefrancese il suo atteggiamento parve dapprima favorevole, ma poi, influenzato dallo storicismo di E. Burke, l'avversò; invasa dai ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] di una patria comune da difendere contro l'espansionismo francese: era una sorta di sentimento nazionale, d'impronta nuovo clima politico e spirituale, maturato con la Rivoluzionefrancese, con una meticolosa osservanza letterale dei regolamenti ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] (1780) del Magistrato camerale, consigliere intimo di stato (1783), membro della municipalità repubblicana (1796). Con la Rivoluzionefrancese (alla quale diede una tiepida adesione) maturò il suo distacco dall'assolutismo illuminato per sostenere la ...
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Uomo politico (Arcis-sur-Aube 1759 - Parigi 1794), fu uno dei protagonisti della rivoluzionefrancese.
Vita e attività
Di famiglia borghese di provincia, fece l'avvocato a Parigi dal 1787 e sin dall'estate [...] modificò radicalmente le sue posizioni cercando in quell'anno di mettersi a capo di una maggioranza moderata che concludesse la rivoluzione e perseguisse a fondo le trattative diplomatiche per la pace, ma i girondini respinsero le sue proposte. D. fu ...
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Generale e scrittore militare (Burg 1780 - Breslavia 1831); prese parte alle guerre contro la Francia dal 1792 al 1815, fu stretto collaboratore dei generali G. von Scharnhorst (1809-13) e A. von Gneisenau [...] (post., 3 voll., 1832-34). In tale opera, alla luce dell'esperienza dei conflitti bellici scaturiti dalla Rivoluzionefrancese, C. svolge una serrata critica della concezione settecentesca della guerra confutando, tra l'altro, la validità assoluta ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...