Ammiraglio e generale inglese (Praga 1619 - Londra 1682), figlio terzogenito di Federico V di Boemia elettore palatino e di Elisabetta Stuart. Trascorse la giovinezza in Olanda, dove la famiglia era stata [...] prigioniero dagli Imperiali (1638) e liberato nel 1641. Tornato nello stesso anno in Inghilterra allo scoppio della rivoluzioneinglese e ricevuto da Carlo I il comando della cavalleria, riportò una serie di brillanti successi: prese Bristol (1643 ...
Leggi Tutto
Fautori del movimento politico-religioso attivo in Inghilterra durante la prima rivoluzioneinglese. I l. («livellatori»), sorti nell’esercito parlamentare ribelle a re Carlo I (1645-46), ebbero la loro [...] base sociale tra i soldati comuni (contadini e piccola borghesia), contrapposti ai loro ufficiali originari della media borghesia. Nel 1647 la guida del movimento fu assunta dagli agitators, rappresentanti ...
Leggi Tutto
Ammiraglio inglese (n. 1647 - m. 1716). Dal 1680 al 1683 ebbe un comando nel Mediterraneo. Venuto in urto con Giacomo II, passò a Guglielmo d'Orange. Dopo la seconda rivoluzioneinglese (1688), fu nominato [...] primo lord dell'Ammiragliato e comandante in capo della flotta della Manica e del Mare del Nord. Nel 1689 fu creato conte e l'anno dopo, nella Manica, al comando di una squadra di 56 unità, dovette far ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Roma 1592 - Fermo 1653); arcivescovo di Fermo (dal 1625); nunzio apostolico in Irlanda (1646), difensore intransigente dei diritti dei cattolici durante la rivoluzioneinglese, svolse un [...] ruolo importante nella lotta politico-religiosa dei ribelli irlandesi; partecipò alle trattative per l'accordo, fallito, tra Carlo I e questi ultimi, imponendo, come richiesta preliminare, la sottomissione ...
Leggi Tutto
livellatóri (ingl. levellers) Membri del movimento politico-religioso di orientamento repubblicano nato (1646-47) durante la rivoluzioneinglese nelle file dell'esercito parlamentare (➔ levellers). ...
Leggi Tutto
Movimento di rivendicazione dei diritti economici, civili e politici delle donne; in senso più generale, insieme delle teorie che criticano la condizione tradizionale della donna e propongono nuove relazioni [...] che richiedeva anche la partecipazione attiva delle donne. Il pensatore inglese J.S. Mill (On the subjection of women, 1869 . Firestone (The dialectic of sex, 1970) auspicò una rivoluzione femminista capace non solo di mettere in discussione tutta la ...
Leggi Tutto
opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] poi ripreso e approfondito nei primi decenni dell'Ottocento dalle correnti liberali inglese e francese, con i filosofi E. Burke, J. Bentham, mezzi di comunicazione.
Il mondo 'in rete'
La rivoluzione telematica all'inizio del 21° sec. ha impresso una ...
Leggi Tutto
(XI, p. 29; App. II, I, p. 667; IV, I, p. 507)
Dopo la conferenza di Berlino di 29 partiti comunisti europei del giugno 1976 divennero sempre più evidenti le difficoltà che incontrava a farsi strada la [...] Mao'' va segnalato che i Partiti comunisti spagnolo, francese, inglese e italiano avevano ripreso in quel periodo le relazioni col guardava ancora ai mutamenti in corso come a una ''rivoluzione democratica'' diretta non già a colpire, ma a difendere ...
Leggi Tutto
(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] sviluppo, con il Rinascimento, la Riforma e le grandi rivoluzioni borghesi, dello Stato nazionale europeo e i cui padri fondatori Il maggiore teorico di questa concezione è il sociologo inglese Th.H. Marshall.
Occorre aggiungere che negli ultimi ...
Leggi Tutto
HOBBES, Thomas
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Westport (Malmesbury) il 5 aprile 1588, morto a Londra il 4 dicembre 1679. Baccalaureus a vent'anni, dovette interrompere per ragioni pratiche [...] 1647), dove H. aveva nuovamente preso stanza, fuggendo la rivoluzione d'Inghilterra. Nel 1651 uscì a Londra la sua opera più sua dettatura, un Vitae auctarium di J. Aubrey, scritto in inglese e poi tradotto in latino, e una Vita carmine expressa, ...
Leggi Tutto
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...