Famiglia ungherese di conti, la cui origine genealogica risale alla famiglia dei Pécz. Il più antico antenato della famiglia è Stefano, figlio di Leyk, che i documenti e le cronache rammentano nel 1295 [...] . ne meditò un eventuale scioglimento, lo scoppio della rivoluzione a Vienna (13 marzo 1848) diede un'altra suo partito e col partito nazionale, entrò a far parte del partito liberale (2 marzo 1899). Nel 1901 divenne presidente della camera; ma ...
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S'intende con questo nome la rivoluzione che, nel febbraio 1848, rovesciò in Francia la dinastia degli Orléans e proclamò la seconda repubblica. Fu la prima rivoluzione socialista nel senso moderno della [...] corpo degli elettori, sostenuta dalla borghesia liberale. Ma in realtà altre cause profonde avevano preparato l'ambiente all'esplosione del movimento e minato alle basi il regime sorto dalla rivoluzione del luglio 1830. Luigi Filippo, specialmente ...
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. I partiti conservatori sono quelli che rispondono alla tendenza umana a mantenere gli ordinamenti trasmessi dalla tradizione; come tali si alimentano del senso della storia e della concretezza realistica [...] le nuove forze, piccoli borghesi ed operai, che fanno la rivoluzione del 1848: una lotta di classi che si conchiude con la dittatura. Manca una lotta di partiti: la borghesia liberale, dinnanzì al terrore del comunismo, rinuncia äi suoi ideali stessi ...
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Uomo di stato e scrittore politico inglese, nacque a Dublino (1728, o r729?) da genitori irlandesi, da padre protestante e da madre cattolica; morì nel 1797 a Beaconsfield. Studiò al Trinity College, in [...] infedele ai veri principî del suo partito. Col proseguire della Rivoluzione, l'autorità del Burke nel paese andò crescendo, e nazione una più grande famiglia, e della politica una vocazione liberale nel senso più lato. Le masse, incapaci per la loro ...
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Nato a Varsavia nel 1770 da Casimiro Adamo e Isabella Fleming, fu educato nella prima gioventù alla francese. Anzi, e anche qui egli e la sua famiglia piegavano a una moda oramai radicata, espatriò all'età [...] dava un certo affidamento l'atteggiamento piuttosto benevolo e liberale tenuto in quegli anni dal governo russo verso i vecchi possessi di Puławy.
Era oramai sessantenne, quando la rivoluzione del 1830 lo riportn̄ di nuovo nella politica. Presidente ...
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HOBBES, Thomas
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Westport (Malmesbury) il 5 aprile 1588, morto a Londra il 4 dicembre 1679. Baccalaureus a vent'anni, dovette interrompere per ragioni pratiche [...] Amsterdam 1647), dove H. aveva nuovamente preso stanza, fuggendo la rivoluzione d'Inghilterra. Nel 1651 uscì a Londra la sua opera più nota quella del corpo statale. Motivo contrattualistico, e quindi liberale, a cui peraltro in H. fa contrasto ...
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Celebre chansonnier francese, nato a Parigi il 19 agosto 1780, morto il 16 luglio 1857. Suo padre, Jean-François de B. de Mersic, infatuato dell'idea di una sua pretesa nobiltà (proveniva in realtà da [...] Egli è ancor sempre per i diritti del popolo sanciti dalla Rivoluzione e già calpestati: ammira, ma non ama il despota Napoleone; giornali, e nel 1821, convinto di giovare alla causa liberale, manda fuori due volumi di canzoni vecchie e nuove ( ...
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– Aspetti della rinascita confuciana. Il confucianesimo nella politica culturale della Repubblica Popolare Cinese. Confucio come brand culturale cinese. Scoperte e studi sul confucianesimo. Bibliografia
Aspetti [...] iconoclasta culminato negli anni Settanta con la Rivoluzione culturale.
La fede in una sua inesausta storica non dimenticata, benché sfortunata e minoritaria, di esperienze liberali e riformiste (Angle 2012).
Confucio come brand culturale cinese. ...
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MASARYK, Tomáš Garrigue
Ettore Lo Gatto
Filosofo e uomo di stato cèco, primo presidente della repubblica cecoslovacca, nato il 7 marzo 1850 a Hodonín in Moravia. Il padre, era oginario di Kopčany in [...] una parte eminente. Nel 1891, candidato del partito liberale dei Giovani cèchi, fu eletto deputato al parlamento : Světová revoluce. Za války i ve valce, 1914-1918 (La rivoluzione mondiale. Durante la guerra e nella guerra 1914-1918).
Filosofo e ...
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Figlio dell'arciduca Ottone (della casa d'Asburgo-Lorena) e di Maria Josepha di Sassonia, nato il 17 agosto del 1887 a Persenburg (Bassa Austria), morto a Funchal (Madera) il 1° aprile 1922. Il 21 ottobre [...] dei principî wilsoniani. Il 26 ottobre chiamò il liberale prof. Lammasch a sostituire nella presidenza del separato agli Stati Uniti sin dal 27 ottobre, vide trionfare la rivoluzione a Vienna e proclamare la repubblica (1° novembre); fuggì in ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...