Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] riconciliazione del clero e dei fedeli a conclusione di dieci anni di rivoluzioni: fu un "papa a domicilio" (P. de la Gorce una parte, le società segrete dei carbonari, d'ispirazione liberale o patriottica, attive in particolare nelle Legazioni, che ...
Leggi Tutto
DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] qui di frequentare l'ambiente dei Gazzaniga-Arnaboldi, simpatizzanti liberali e presto suoi intimi, nonché dell'agente del duca il paradosso era destinato a chiarirsi. A imporre la "rivoluzione parlamentare" del 18 marzo 1876 era un impasto d' ...
Leggi Tutto
BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] dai gruppi piemontesi e lombardi aperti a prospettive liberali e unitarie. L'accettazione della dedica fu preparata Roma 1834: alle pp. 89-93, una ferma lettera del B.). La rivoluzione del '31 per poco non strappò da San Marino il B., eletto deputato ...
Leggi Tutto
FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] 1814, che affrontava un tema di immediato interesse: Sulla rivoluzione di Milano seguita nel giorno 20 aprile 1814. L'anonimo dai quali era apprezzato e aiutato; lo spirito indipendente e liberale - tanto a lui congeniale - che improntava il loro ...
Leggi Tutto
CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] 'antico era, per i contemporanei d'Europa in ambito di rivoluzione romantica, l'aspetto più importante e più nuovo, il dramma storica, di quell'immediato problema etico-politico dei liberali e neoguelfi, il problema appunto del potere temporale ...
Leggi Tutto
GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] con cui mettevano a disposizione di Pio IX - del Pio IX liberale, minacciato dall'Austria - se stessi e la Legione: l' avvezzo alla disciplina, di uno Stato che complottava con la rivoluzione per poi abbandonarla a se stessa (Rattazzi si era dimesso ...
Leggi Tutto
FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] fino al 1820. Si trasferì a Napoli alla vigilia della rivoluzione. Col padre, nominato vicario da re Ferdinando (dal 1816 divenuto . il 16 maggio formò un nuovo ministero con uomini di idee liberali, come il principe di Cariati, il Bozzelli, F. P. ...
Leggi Tutto
BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] esso consentiva di giostrare ambiguamente sull'abusato dilemma tra rivoluzione e riforme. Nell'analisi della società capitalistica avanzata, da Andreotti e che aveva al Tesoro il liberale G. Malagodi a segnare definitivamente, nell'estate ...
Leggi Tutto
BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] riforme che egli si era proposto e che nelle sue intenzioni costituivano l'alternativa non strumentale al liberalismo e alla rivoluzione.
Convinto come ogni conservatore illuminato che una politica di riforme nell'ambito economico e legislativo fosse ...
Leggi Tutto
GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] , sottovalutando la sua carica eversiva di "partito milizia" che aspirava a compiere una propria rivoluzione per conquistare il potere e trasformare lo Stato liberale.
I risultati delle elezioni furono apparentemente un successo per il G.: ci fu una ...
Leggi Tutto
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...