Storico e uomo politico (Bourg-en-Bresse 1803 - Parigi 1875). I suoi primi lavori furono la traduzione e l'introduzione delle Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit di Herder, e scritti sulla [...] sospese dal governo (1848). Democratico convinto, partecipò alla rivoluzione del 1848, e come deputato (1848-49) si trad. it. 1877), documento dell'adesione al positivismo del pensiero liberale europeo del sec. 19º. Di Q. sono stati pubblicati dalla ...
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Figlio (Firenze 1797 - Roma 1870) del granduca Ferdinando III e della principessa Luisa Amalia delle Due Sicilie. Invasa dai Francesi la Toscana (1799), seguì il padre in Germania, e ritornò con lui a [...] irresistibile del movimento liberale e democratico, concesse lo statuto (1848). Dopo l'esperimento di governo liberale (C. Ridolfi suo popolo e il 27 aprile 1859 fu spodestato da una rivoluzione pacifica. Si ritirò prima in Austria, poi (1869) a Roma ...
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Uomo politico e storico belga (Bruges 1786 - ivi 1859), assai legato alla cultura toscana per un lungo soggiorno in Italia (1811-23), che gli permise di raccogliere il materiale per le sue opere più notevoli [...] de Prato, 3 voll., 1825); dal 1828 leader dell'alleanza liberale e cattolica e dell'opposizione belga contro il re dei Paesi Bassi ed espulso dal Belgio (1829); ma con la rivoluzione di Bruxelles (1830) divenne membro del governo provvisorio, ...
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Figlio (Napoli 1777 - ivi 1830) di Ferdinando I e di Maria Carolina d'Austria, principe ereditario e duca di Calabria dal 1778, sposò in prime nozze Maria Clementina d'Austria (1797) e in seconde (1802) [...] dopo il riacquisto del Regno di Napoli (1815) fino alla vigilia della rivoluzione del 1820. Gli fu allora affidato il vicariato del regno durante i nove mesi del governo liberale (luglio 1820 - marzo 1821). Salito al trono il 4 genn. 1825, lasciò ...
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Patriota messicano (Valladolid, oggi Morelia, 1765 - San Cristóbal de Ecatepec 1815). Meticcio di umilissimi natali, ordinato sacerdote in età già avanzata (1797), nell'ott. 1810 ricevette da M. Hidalgo [...] l'incarico di portare la rivoluzione nel sud del paese; abilissimo nella guerriglia, si impadronì di gran parte della costa d'indipendenza e nell'ott. 1814 promulgò la costituzione liberale di Apatzingán. Sconfitto a Valladolid dagli Spagnoli (1814) ...
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Storico (Napoli 1784 - ivi 1858); durante i moti del 1820-21 fu redattore del periodico liberale Minerva napolitana e intendente di Basilicata. Esiliato dalla reazione (1824), iniziò un periodo di viaggi [...] l'importanza determinante del papato nella formazione della civiltà italiana medievale. Di tendenza neoguelfa e moderata, durante la rivoluzione del 1848 T. collaborò al giornale Il Tempo e fu presidente di gabinetto (3 apr. - 15 maggio). Lasciò ...
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Uomo di stato inglese (Londra 1757 - ivi 1844); intransigente tory, deputato dal 1784 (nel 1789-1801 speaker della Camera), divenne primo ministro alla caduta di Pitt (1801-1804) e concluse la pace di [...] sociale opponendosi alla libertà di stampa e all'opinione liberale che reclamava la riforma del Parlamento. Reprimendo severamente divisione tra le classi, prodotta nel paese dalle conseguenze della rivoluzione industriale e delle guerre napoleoniche. ...
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Uomo politico francese (Grenoble 1777 - Parigi 1832). Ufficiale delle truppe francesi in Italia (1798-1800), fondò (1801) a Parigi una banca che in breve raggiunse grande floridezza. Deputato dal 1817, [...] liberale moderato, sedette all'opposizione e dopo la rivoluzione del luglio 1830 e l'avvento al trono di Luigi Filippo fu eletto presidente della Camera. Presidente del Consiglio e ministro degli Interni dal marzo 1831, P. rassicurò la borghesia ...
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Generale e uomo politico (León, Cadice, 1810 - Madrid 1885); sostenitore di B. Espartero, deputato alle Cortes, ministro della Guerra (1843), senatore (1845), nel 1854 prese parte alla rivoluzione capeggiata [...] 1859-62), duca della Torre (1862), alla morte di O'Donnell divenne (1867) capo del partito liberale e fu con J. Prim l'anima della rivoluzione antidinastica che detronizzò Isabella II (1868). Nominato capo del potere esecutivo, fu poi (1869) reggente ...
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Uomo politico e militare (Rolle, Vaud, 1754 - Losanna 1838). Costretto a lasciare la Svizzera a motivo delle sue idee liberali, si recò in Russia dove dal 1784 fu precettore dei granduchi Alessandro (poi [...] II ad assumere un atteggiamento non ostile nei confronti della Rivoluzione francese. Lasciata la Russia col grado di colonnello (1795) I al congresso di Vienna l'indipendenza del cantone del Vaud, dove (dal 1816) fu a capo del partito liberale. ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...