Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] sostenuto sinora, ossia la maggiore idoneità dello Stato liberale a predisporre un'adeguata e uniforme protezione delle minoranze nazionali, etniche e linguistiche: com'è noto, la Rivoluzione francese proseguì, in patria e in ogni angolo d'Europa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] differenti. Da questo punto di vista il codice è anche il frutto della rivoluzione del 1789, in linea di principio egualitaria, e in concreto liberale, proprietaria e borghese.
Codice che, superando il particolarismo giuridico, afferma il principio ...
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Alberto Massera
Abstract
L’analisi verte sulla complessa e variegata esperienza dello “Stato imprenditore” in Italia, non senza riferimenti alla dimensione comparativa, e sulle prospettive di operatività [...] verso la privatizzazione dell’economia proveniente dalla forte ventata di liberalismo intriso di netti connotati di liberismo che, a partire come avente portata di una sorta di “rivoluzione copernicana”, poiché sarebbe venuta a rovesciare la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costituzione e giustizia costituzionale
Paolo Caretti
Le origini della giustizia costituzionale: l’esperienza nord-americana
L’introduzione nei moderni ordinamenti giuridici di un sistema di giustizia [...] ’influenza che ebbe l’esperienza costituzionale francese, dalla Rivoluzione in poi, sullo sviluppo di gran parte degli panorama cambia. Proprio l’esperienza del vecchio Stato liberale ottocentesco, quella vissuta tra le due guerre e quella ...
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Emergenza, stato di
Alessandro Pizzorusso
La nozione di emergenza nelle scienze sociali
Nell'ambito delle scienze sociali il termine 'emergenza' (emergency, urgence, ecc.) è impiegato - in un significato [...] martial law risalgono all'epoca delle guerre coloniali e alla rivoluzione irlandese del 1920-1921, mentre essa non è mai - definita come la difesa dell'ordinamento costituzionale democratico-liberale - e della sicurezza della Federazione e dei Länder ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] di garantirne l'esercizio concorrente. Questo supposto liberale, il quale forse faceva troppo credito alle qualità ci fu, per così dire, la prima metà di una vera e propria rivoluzione sociale; ma non si ebbe poi la chiarezza, la volontà, il coraggio ...
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Damiano Nocilla
Abstract
Viene esaminato l’istituto della riserva di legge nel quadro di un’interpretazione valoriale del testo della Costituzione repubblicana, mettendo, fra l’altro, l’istituto stesso [...] nasce in seguito al pieno trionfo – con la Rivoluzione francese – di alcuni princìpi fondamentali, riguardanti l’organizzazione valoriale, che non è solo quello proprio della democrazia liberale. Sotto questo profilo anche la riserva di legge non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena
Francesco Palazzo
Scienza penale ed esperienza giuridica
Due premesse sono utili a dichiarare in limine la coordinate di fondo, entro le quali si svolgerà la seguente rassegna della cultura [...] messo in discussione quel principio di legalità che dalla grande tradizione liberale è giunto intatto fino a noi, con gli affinamenti e organizzata, criminalità economica ecc.). Basta sottolineare la rivoluzione – cui si è già accennato – operata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] assetto federativo tenuto a battesimo, in Russia, dalla rivoluzione sovietica (1917); in secondo luogo, all’abolizione della soffermano sulle trasformazioni del federalismo, nel passaggio dallo Stato liberale allo Stato sociale.
Ma non è solo l’ ...
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Augusto Cerri
Abstract
La voce accenna alle origini e alle ragioni della rigidità costituzionale e poi della garanzia di questa attraverso la giurisdizione, nelle varie forme che ha assunto. Nel nostro [...] di sopra delle maggioranze future.
Di ciò si discusse nella rivoluzione americana ed in quella francese (e di questa discussione è I) e la coniuga con l’idea nuova dell’individualismo liberale (anche in questo guidata dal pensiero di Locke). Il ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...