CALUCCI (Caluci), Giuseppe
Alberto M. Rossi
Nato a Venezia il 12 marzo 1809 da Spiridione e dalla nobile Adriana Triffoni, fu avviato dal padre, avvocato di una certa fama, agli studi giuridici. Conseguita [...] istituzione culturale che accoglieva tanta parte dell'intellettualità liberale veneziana e nel cui seno maturò quella domanda di , all'origine dei successivi avvenimenti politici.
Scoppiata la rivoluzione del marzo 1848, il C. accettò l'incarico ...
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AURISPA, Livio Ippolito
Amedeo Ricci
Nacque a Macerata il 26 giugno 1775, da Pirro, valente giurista, e fu avviato dal padre agli studi legali. Laureatosi nel 1788 in utroque iure all'università di [...] 1820 divenne uno degli esponenti più autorevoli del movimento liberale, che era in relazione con il comitato di poté uscire finalmente libero nell'ottobre 1827.
Dopo la rivoluzione del febbraio 1831, il Comitato provvisorio di governo di Macerata ...
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Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clerel de
Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clérel de
Storico e politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805-Cannes 1859). Tra i maggiori esponenti del liberalismo [...] alla stesura de L’Ancien Régime et la Révolution (1856), sulla genesi della Rivoluzione francese, dove sostiene la tesi delle due rivoluzioni: quella liberale del 1789 e quella giacobina, versione aggiornata del dispotismo delle monarchie assolute e ...
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Romano, Liborio
Uomo politico (Patù, Lecce, 1793 - ivi 1867). Dopo aver studiato giurisprudenza a Napoli, fu chiamato, giovanissimo, a insegnare Diritto civile e commerciale in quella stessa università. [...] Di orientamento liberale, partecipò alla rivoluzione del 1820-21 e, dopo la sconfitta di Rieti (marzo), fu incaricato di raccogliere e organizzare gli insorti scappati in Terra d’Otranto. Arrestato, fu allontanato dall’insegnamento, imprigionato per ...
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Montalembert, Charles Forbes conte di
Politico e pubblicista francese (Londra 1810-Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L’Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità [...] cattolica, cui rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Nel 1831, entrato a far parte della Camera ragioni di politica ecclesiastica e per timore di una rivoluzione socialista. Non rieletto nel 1857, rimase una figura eminente ...
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Francesco I di Borbone
Re delle Due Sicilie (Napoli 1777-ivi 1830). Figlio di Ferdinando I e di Maria Carolina d’Austria, quando Napoli fu occupata dai francesi si rifugiò con la famiglia in Sicilia [...] re al potere (1814), ma rimase luogotenente in Sicilia fino alla vigilia della rivoluzione del 1820. Gli fu allora affidato il vicariato del regno durante i nove mesi del governo liberale (1820-21). Salito al trono nel 1825, lasciò che continuasse a ...
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Gomez Castro, Laureano Eleuterio
Gómez Castro, Laureano Eleuterio
Diplomatico, giornalista e politico colombiano (Bogotà 1889-ivi 1965). Capo del Partito conservatore (1932), fu più volte deputato e [...] 1934. In seguito alla rivoluzione di Bogotà (1948) fu costretto a rifugiarsi all’estero. Eletto presidente della Repubblica (1950), governò con sistemi dittatoriali ma fu deposto (1953) dai militari appoggiati dai liberali. Firmò con l’ex presidente ...
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Troppau, Congresso di
Congresso svoltosi nella città ceca di Opava (ted. Troppau), dal 23 ott. al 17 dic. 1820, il secondo tenuto dalle potenze della Santa alleanza – con la partecipazione della Francia [...] e della Gran Bretagna – per opporsi alla minaccia liberale; riunito per iniziativa del cancelliere austriaco C. von Metternich a causa della rivoluzione napoletana del 1820, stabilì il principio generale dell’intervento militare dovunque si ...
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Ongania, Juan Carlos
Onganía, Juan Carlos
Militare e politico argentino (Marcos Paz 1914-Buenos Aires 1995). Capo di stato maggiore dell’esercito, nel 1966 depose Arturo Umberto Illia e si instaurò [...] progetto, la «rivoluzione argentina», si propose di compattare le forze armate per conferire loro un ruolo centrale nella trasformazione socioeconomica del Paese alla ricerca di una terza via tra comunismo e democrazia liberale. Responsabile di dure ...
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ottobristi
Membri dell’Unione del 17 ottobre, partito russo costituito (1905) per iniziativa di A.I. Gučkov. Formazione liberale di destra, moderatamente riformista, prese il nome dal Manifesto del 17 [...] introdotto (1905) una monarchia costituzionale. Nella terza Duma (1907) il partito ebbe un’importanza notevole per il numero dei deputati eletti e svolse ancora una parte abbastanza significativa nella vita russa dopo la rivoluzione del marzo 1917. ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...