Romano, Liborio
Uomo politico (Patù, Lecce, 1793 - ivi 1867). Dopo aver studiato giurisprudenza a Napoli, fu chiamato, giovanissimo, a insegnare Diritto civile e commerciale in quella stessa università. Di orientamento liberale, partecipò alla rivoluzione del 1820-21 e, dopo la sconfitta di Rieti (marzo), fu incaricato di raccogliere e organizzare gli insorti scappati in Terra d’Otranto. Arrestato, fu allontanato dall’insegnamento, imprigionato per breve tempo e quindi confinato a Patù. Due anni più tardi gli fu concesso di esercitare l’avvocatura a Lecce. Nel 1826 fu di nuovo arrestato con l’accusa di appartenere alla società segreta degli Ellenisti e dopo essere stato liberato si stabilì a Napoli dove esercitò la professione. Ancora una volta arrestato per aver preso parte agli avvenimenti del 1848, dopo alcuni anni di prigione fu costretto all’esilio in Francia dal 1852 al 1854. Quando nel 1860 la monarchia borbonica, minacciata dalle imprese di Garibaldi in Sicilia, concesse alcune riforme costituzionali, Romano fu nominato prima prefetto di polizia (giugno 1860) e in seguito ministro dell’Interno (luglio). Impegnato a ristabilire l’ordine pubblico, si servì anche dell’apporto di alcuni capi e affiliati della camorra. Durante il suo incarico si adoperò per apportare alcuni miglioramenti al sistema carcerario e per riorganizzare la polizia del Regno. Dopo aver trattato segretamente senza successo con alcuni emissari di Cavour per favorire l’annessione di Napoli al Regno sabaudo, di fronte all’avanzata di Garibaldi invitò quest’ultimo a occupare la città. Confermato nel suo incarico, si dimise dopo pochi giorni in disaccordo con le tendenze accentratrici prevalenti. Nel gennaio del 1861 fu nominato consigliere di Eugenio di Savoia Carignano, luogotenente del re in Italia meridionale, ma abbandonò questo incarico dopo appena due mesi. Eletto deputato con la Sinistra nelle prime elezioni politiche del Regno d’Italia (gennaio 1861), nel 1865 si ritirò a vita privata. Scrisse le sue Memorie politiche, pubblicate postume nel 1894.