Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] applicazione del principio della libertà del lavoro e la Rivoluzione francese consacrò l'avversione generale contro le corporazioni. della terra come proprietà di tutti; della camorra napoletana, protetta dai Borboni, ma talora pure repressa, ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] , il Buranello e qualche maestro della scuola napoletana, e, in quello della pittura, il Tiepolo.
Egli rappresenta quel periodo, nel cuore del Settecento, in cui non s'avvertono ancora i rombi precursori della Rivoluzione, e il vivere è dolce, e la ...
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BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] Londra (Brit. Museum'Arundel, ms. 464 ff. I-13Iv). La stampa napoletana del 1477 (G. K. W. 3658) ne attribuisce la compilazione a innovazione viene messa in rapporto con la profonda rivoluzione che nel campo della speculazione pura si era andata ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] clero e dei fedeli a conclusione di dieci anni di rivoluzioni: fu un "papa a domicilio" (P. de ampia bibl.).
Sulla restaurazione romana del 1800:
M. Rossi, L'occupazione napoletana di Roma (1799-1801), "Rassegna Storica del Risorgimento", 19, 1932, ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] nuora, Maria Ferdinanda di Sassonia. Ma anche questo matrimonio non dette eredi.
Allorché nel 1820, dopo le rivoluzioni spagnola e napoletana e la concessione delle costituzioni, fu convocato a Lubiana il congresso della Santa Alleanza, F. non vi si ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] dell'economia europea avvenuto dopo la rivoluzione industriale e il trionfo del liberismo l'adolescenza dell'abate G. (1735-1745), in Arch. stor. per le prov. napoletane, XLIII (1918), pp. 105-132; Amici e corrispondenti francesi dell'abate G., ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] contro lo Spedalieri fu ispirata dal Troisi, che era tra i napoletani più vicini al vescovo giansenista.
Nei primi mesi del 1791 il riandare ad altri esempi, ci dimostrano le correnti rivoluzioni di Francia, fra le quali si vuole da democratici ...
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DE MARSICO, Alfredo
Sandro Setta
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888, da Alfonso, archivista di prefettura, ed Emilia Rossi. Avido di letteratura ("malato di poesia" si definirá molti [...] crisi del dopoguerra, turbato dalla prospettiva di una rivoluzione socialista, salutò con favore il sorgere del fascismo sua oratoria, che s'inseriva nella grande tradizione forense napoletana, c'era un elemento di originalità, che la distingueva ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] essenziali a tutte le invasioni, sopravvive a tutte le rivoluzioni. Ben è vero che il cristianesimo primitivo, attraverso la come si legge in un'antica sentenza della cassazione napoletana "lasciare la proprietà e impedire di disporne, torna ...
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STATUTO
Enrico BESTA
Guido ZANOBINI
. Pure nella varietà delle sue accezioni, la parola ha un significato sostanzialmente unico e indica l'atto formale e solenne, nel quale sono espressi i principî [...] il 1805 e il 1810; statuti furono dette la costituzione napoletana del 1808, quelle toscana, romana e siciliana, rispettivamente del era già ben progredita prima che la rivoluzione francese portasse decisamente verso la codificazione.
Molti ...
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napoletano
(meno com. napolitano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Napoli, dei suoi abitanti, della loro storia, o di ciò che a essi si riferisce: il mare n., la costa n.; lo spirito n.; la cultura, l’arte, la poesia dialettale n.; canzoni, sceneggiate...
ipercapitalista
s. m. e f. e agg. Chi o che punta alla ricerca di un profitto eccessivo, al di fuori di ogni regola. ◆ A lui [Daniel Cohen] il partito socialista francese ha affidato il compito di aprire un numero speciale della sua rivista...