Ramo dei Riario, iniziatosi per il matrimonio di Girolamo Riario con Caterina Sforza (1477); perduta la signoria di Imola e Forlì, i R. S. si stabilirono a Bologna. Tra essi si segnalarono Alessandro (v.), [...] cardinale; Ferdinando, duca e conte dell'Impero (dal 1620); Giuseppe, che prese parte alla rivoluzionenapoletana del 1799; Giovanni (n. 1769 - m. 1836), ufficiale di marina e musicista; Tomaso (n. 1782 - m. 1857), cardinale, camerlengo della Chiesa, ...
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Patriota (S. Angelo Limosano, Campobasso, 1774 - Civitavecchia 1850). Abbracciati i principî della Rivoluzione francese, sostenne con l'azione politica e con le armi la Repubblica Cisalpina, l'Impero napoleonico, [...] la rivoluzionenapoletana del 1820, la Spagna costituzionale. Si adoperò poi per l'indipendenza del Messico, e nel 1848 fece ritorno in Italia, offrendo il suo appoggio alla Repubblica romana. ...
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Patriota e uomo politico italiano (Bomba 1822 - Roma 1893), fratello di Bertrando. Per la sua attività antiborbonica fu condannato a morte, pena tramutata nel 1852 in ergastolo e nel 1859 in esilio perpetuo. [...] . Tornato a Napoli (1860), si adoperò perché la rivoluzione si compisse nel continente in nome di Vittorio Emanuele, prima dell'arrivo di Garibaldi. Ministro di polizia della Luogotenenza napoletana, condusse una guerra a fondo contro la camorra ...
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Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, [...] un solco profondo fra la monarchia e la classe colta napoletana. Rifatta la pace con la Francia a Firenze (1801 1816). Avverso alle idee liberali, dovette, di fronte alla rivoluzione carbonara, concedere la costituzione di Spagna (1820), ottenendo ...
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Storico, nato a Perugia il 25 settembre 1896. Professore universitario dal 1928, è dal 1941 ordinario di storia del Risorgimento all'università di Napoli; vice presidente dell'Istituto nazionale per la [...] stati prevalentemente orientati nell'ambito della storia napoletana in cui ha messo in luce movimenti e ideali politici nell'Italia meridionale e l'esperienza di una rivoluzione, in Memorie di un generale della Repubblica e nell'Impero, Bari ...
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COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] scritti non citati sono da ricordare la memoria Campagna d'Italia del 1815, I, pp. 1-194; il Cenno storico sulla Rivoluzionenapoletana del 1820, I, pp. 253-284 e le Lettere filologico-militari intorno al Dizionario militare di Giuseppe Grassi, I, pp ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] un nuovo paradigma, e alla categoria di "stabilizzazione relativa" sostituiva quella di "rivoluzione passiva" (De Felice, 1977). Il concetto è tratto dal Saggio storico sulla rivoluzionenapoletana del 1799 di V. Cuoco e compare fra le prime note dei ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] il richiamo al senso di responsabilità del grande funzionario nel più acuto stato di emergenza creatosi per la rivoluzionenapoletana e per la conferenza di Lubiana che di quella crisi seguiva l'andamento e le ripercussioni sulla scala italiana ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] di tutti gli altri Stati italiani vi restarono e non si opposero al progetto di intervento austriaco contro la rivoluzionenapoletana), e ordinando al medesimo, nel congresso di Verona, di respirigere le proposte austro-modenesi tese a dar vita ad ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] , se non altro per non essersene saputo dissociare" (Severino, p. 219).
A parte opere ancora giovanili come La Rivoluzionenapoletana del 1799 e La Spagna nella vita italiana durante la Rinascenza, la prima opera di Croce abbordabile dagli storici di ...
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napoletano
(meno com. napolitano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Napoli, dei suoi abitanti, della loro storia, o di ciò che a essi si riferisce: il mare n., la costa n.; lo spirito n.; la cultura, l’arte, la poesia dialettale n.; canzoni, sceneggiate...
ipercapitalista
s. m. e f. e agg. Chi o che punta alla ricerca di un profitto eccessivo, al di fuori di ogni regola. ◆ A lui [Daniel Cohen] il partito socialista francese ha affidato il compito di aprire un numero speciale della sua rivista...