Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] svolgendosi. La guerra di indipendenza americana e la Rivoluzione francese furono le prime manifestazioni del nazionalismo democratico Per l'Unione Sovietica, la guerra contro l'invasione tedesca fu combattuta come una 'grande guerra patriottica'. In ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] dell'ideologia di massa e del ricorso al mito della 'rivoluzione' tanto a sinistra quanto a destra che risiede la principale Germania: un passato che non passa. I crimini nazisti e l'identità tedesca, a cura di G.E. Rusconi, Torino 1987.
E. Nolte, ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] contrapponendo allo storicismo tedesco novecentesco.
In Inghilterra è perdurata fino a oggi la tradizione della storiografia politica di partito, che estende le contese politiche inglesi alla Grecia, a Roma, alla rivoluzione francese, al risorgimento ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] forse di qualcosa che si avvicina a ciò che i Tedeschi chiamano Zeitgeist? In questo caso, si tratterebbe di un esemplare di una clamorosa falsa notizia, alle soglie della Rivoluzione francese del 1789".
Prima di procedere oltre nell'analisi della ...
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STRATEGIA
Vincenzo LONGO
(XXXII, p. 823).- La sua evoluzione sarà esaminata nel quadro della contemporanea evoluzione dell'arte della guerra. La strategia odierna subisce infatti in misura sempre maggiore [...] morale non può più, come prima della rivoluzione industriale contemporanea, supplire in qualche misura alla esempî di quest'ultima si possono citare l'attuazione fattane dai Tedeschi nell'invasione dell'Olanda, del Belgio e di Creta; dagli Alleati ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] Zeitung (Nolte 1986), in cui lo studioso tedesco riassumeva e un po' banalizzava la sua idea di 'nesso causale' tra le violenze commesse dai bolscevichi all'epoca e dopo la rivoluzione d'Ottobre e quelle del nazionalsocialismo giudicate come ...
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WITTE, Sergej Jul′evič
Fritz Epstein
Uomo politico russo, nato il 17 giugno 1849 a Tiflis, morto il 13 marzo 1915 a Pietrogrado. Entrato nell'amministrazione delle ferrovie di Odessa, nel 1885 fu chiamato [...] stato all'interno, sì da consentirgli di resistere alla prima rivoluzione. I mezzi usati dal W., e che gli conferirono per 2, Berlino 1922 (ed. americana e francese 1921 e tedesca con introduzione di O. Hoetzsch 1923); Vospominanija. Detstvo. ...
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ZOLLVEREIN, DEUTSCHER (Unione doganale tedesca)
Carlo Antoni
Unione doganale, che creò intorno alla Prussia l'unità economica tedesca e preparò il terreno all'unità politica.
Il congresso di Vienna, [...] formazione, che considerava una nuova roccaforte contro la rivoluzione. Non così Francia ed Inghilterra che vedevano sorgere per lo Zollverein, come fu Nebenius il primo ministro tedesco che abbia intrapreso la costruzione d'una via ferrata per ...
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VITTORIO EMANUELE III (XXXV, p. 517)
Augusto Torre
III L'aver affidato il potere a Mussolini dietro la minaccia della rivoluzione, il non averlo congedato in seguito all'indignazione sollevata dal delitto [...] fallimento del colpo di stato e in questo caso della guerra civile - nella quale i fascisti più accesi, aiutati dai Tedeschi, avrebbero potuto sopraffarlo - lo resero esitante, e, per tenere il segreto, nascose le sue intenzioni e si astenne dal fare ...
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ŽIŽKA, Jan
F. M. Bartos
Nato circa il 1360, morto l'11 ottobre 1424. Fu il più grande condottiero della rivoluzione ussita. Oriundo da una piccola proprietà di Trocnov (presso la frontiera boemo-austriaca), [...] re nella guarnigione della capitale. Lo scoppio della rivoluzione ne fece subito uno dei capi militari, durante ª ed., Praga 1870; V. V. Tomek, J. Ž., ivi 1879 (ediz. tedesca, 1882); H. Toman, Žižkův duch, povaha a listy (Lo spirito, il carattere e ...
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minirivoluzione
(mini-rivoluzione, mini rivoluzione), s. f. Cambiamento apparentemente considerevole, ma dalle conseguenze limitate. ◆ Oggi Forza Italia rappresenta una bella fetta dei gruppi del Ppe nell’Europarlamento e ne è uno degli azionisti...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...