La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] la città non esiste più, sepolta ormai da tempo sotto strati di crescita urbana o appannata da nuovi stili di vita. Il 19° sec. ha necessità della pianificazione affermando: «architettura o rivoluzione: la rivoluzione può essere evitata», e, con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Tecnologie digitali
Franco Filippazz
Giulio Occhini
Fulvia Sala
Il diffondersi sempre più rapido delle tecnologie digitali in tutte le attività umane è il fenomeno che meglio caratterizza l’epoca [...] simbiosi computer-Internet sta producendo una vera e propria rivoluzione nel modo di comunicare, lavorare, studiare, divertirsi, l’ora di prendere il farmaco; la segnaletica urbana che indica all’automobilista percorsi alternativi per evitare ...
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Società contadine
Werner Rösener
Introduzione
La ricerca sulla struttura e sull'evoluzione delle società contadine ha conosciuto un impetuoso sviluppo negli ultimi decenni. La cultura contadina è stata [...] suo interesse per la società contadina prima della Rivoluzione francese e dell'industrializzazione vi era un atteggiamento del mondo contadino si contrappone alla cultura 'alta' dei ceti urbani, ma nello stesso tempo dipende da essa). Sotto tutti e ...
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Le civilta dell'Egeo. La civilta cretese
Pietro Militello
Luigi Caliò
Jörg Schäfer
Dario Palermo
Preistoria
di Pietro Militello
Per la sua posizione all’interno del Mediterraneo, Creta ha giocato [...] stato variamente spiegato in termini di evoluzione graduale o di rivoluzione improvvisa, frutto di attività belliche o di rinnovati contatti complessità della sua struttura. Accanto agli agglomerati urbani e ai quattro palazzi maggiori si trovano le ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] di piante e animali (la cd. "rivoluzione neolitica"). Tuttavia, gli studi palinologici hanno ragionevolmente presupposto per la sopravvivenza e per la crescita della civiltà urbana. Trovandosi tutto l'alluvio mesopotamico al di sotto dell ...
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Geografia umana
Paul Claval
Introduzione
La geografia umana è oggi una disciplina multiforme e ambiziosa. Si potrebbe cercare di definirla con una formula lapidaria dicendo che studia l'uomo sulla Terra, [...] ciò mette in evidenza la logica a cui obbediscono i 'poli' urbani, le reti che essi formano e le strutture regionali dominate dalla classi che hanno provocato il male. Le ideologie implicano rivoluzioni, ossia giganteschi olocausti. I luoghi in cui i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica della materia condensata
Spencer R. Weart
La fisica della materia condensata
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale un certo numero [...] più ampia fu un gruppo di grandi dimensioni, fondato a Urbana nel 1949 da Frederick Seitz dopo il suo trasferimento alla University in molti si resero conto che aveva preso avvio una rivoluzione industriale. Fu proprio in questo clima che Shockley si ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] ; v. 1867-1894), ma soprattutto perché con la rivoluzione industriale il lavoro viene collegato al tempo di permanenza in anni ad esempio nel campo del lavoro e della condizione urbana.
Si tratta di una tematica nella quale affiorano alcuni tra ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] è usato per indicare una classe nuova: nata dalla rivoluzione industriale, legata al processo di valorizzazione del capitale, collocata fisicamente nelle fabbriche e nei centri urbani industriali, costituente con la borghesia - nei cui confronti si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Italia non è un Paese povero: dall’AGIP all’ENI
Fabio Catino
In una tarda serata di fine inverno del 1960, Joris Ivens, talentuoso e problematico regista olandese, presenta a Enrico Mattei (1906-1962), [...] forza di descrivere l’impatto sulla società italiana della rivoluzione energetica promossa dalla scoperta del gas metano nella pianura occidentale, 4120 km più 900 km per la distribuzione urbana. Per realizzarla erano stati impiegati 200.000 t di ...
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...