FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] di realizzare un film ispirato dalle atmosfere di Carlos Castaneda, scrittore peruviano naturalizzato statunitense famoso per il volta dal ‘suo’ Teatro 5 a Cinecittà. Scritturò Roberto Benigni e Paolo Villaggio, due affermati attori comici e ne ...
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Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] Alcazar (1940) di Augusto Genina; Rojo y negro (1942) di Carlos Arévalo; Escuadrilla (1941; Capitan Sparviero) di Antonio Román; e conyugal sana e Los nuevos españoles, entrambi girati nel 1974 da Roberto Bodegas, e Tocata y fuga de Lolita (1974) di ...
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Brasile
Enzo Sallustro
Cinematografia
La nascita del cinema
L'8 luglio del 1896, presso il civico 57 di rua do Ouvidor a Rio de Janeiro, si ebbe la prima proiezione cinematografica brasiliana. Sempre [...] di Paulo Benedetti, versione quasi integrale dell'opera di Antonio Carlos Gomes, della durata di circa due ore. Il maggior e Berengar Pfahl, e Pra frente Brasil (1982) di Roberto Farias, una lettura parallela dei successi calcistici e delle torture ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] periferico di Bologna in Chiedo asilo (1979), con Roberto Benigni, Ferreri passò all'acida Los Angeles di Storie oficial de la orden del Merito civil da parte del re di Spagna Juan Carlos I.
Dopo I love you (1986), un quasi remake di Dillinger è ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] de la revolución, sul modello di Paisà (1946) di Roberto Rossellini, si articola in tre episodi, tutti centrati sulla ha proposto Nada+, primo lungometraggio del giovane regista Juan Carlos Cremata Malberti. In quest'opera, l'autore attraversa il ...
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Messico
Nuria Vidal
Cinematografia
Sin dalle sue origini, agli inizi del 20° sec., il cinema messicano ha seguito un'evoluzione analoga a quella del Paese, offrendo un esempio di perfetta correlazione [...] del genere rumbero in cui i 'cattivi' per eccellenza erano Carlos López Moctezuma o Ignacio López Tarso. Tra i registi, ai , i nomi di Julio Bracho (Distinto amanecer, 1943), Roberto Gavaldón (La barraca, 1944), Ismael Rodríguez (Cuando lloran los ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] Philippe Garrel, Jean Eustache, Chris Marker, Karel Reisz, Lindsay Anderson, Tony Richardson, Paulo Rocha, Carlos Diegues, Glauber Rocha, Robert Kramer, Vera Chytilová, Dušan Makavejev, Jerzy Skolimowski, Paulo Cesar Saraceni, Jan Němec, Miloš Forman ...
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Los olvidados
Rinaldo Censi
(Messico 1950, I figli della violenza, bianco e nero, 88m); regia: Luis Buñuel; produzione: Oscar Dancigers per Ultramar; sceneggiatura: Luis Buñuel, Luis Alcoriza, Max Aub, [...] la regia al Festival di Cannes del 1951.
Interpreti e personaggi: Roberto Cobo (Jaibo), Alfonso Mejía (Pedro), Estela Inda (Marta, la (Pelón), Francisco Muller (Mendoza), Angel Merino (Carlos), Ramón Martinez (Nacho), Charles Rooner (pedofilo), ...
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La hora de los hornos
Marcelo Panozzo
(Argentina 1966-68, 1968, bianco e nero, 264m); regia: Fernando Solanas, Octavio Getino; produzione: Edgardo Pallero, Fernando Solanas per Grupo Cine Liberación; [...] sceneggiatura: Fernando Solanas, Octavio Getino; fotografia: Juan Carlos Desanzo; montaggio: Antonio Ripoll, Fernando Solanas, Juan Carlos Macías; musica: Roberto Lar, Fernando Solanas; voci narranti: Edgardo Suárez, María de la Paz, Fernando Solanas ...
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Figueroa, Gabriel
Stefano Masi
Direttore della fotografia messicano, nato a Città di Messico il 24 aprile 1907 e morto ivi il 27 aprile 1997. Tra i maggiori interpreti del bianco e nero, insieme a Gregg [...] origini, dopo aver studiato disegno all'Accademia di San Carlos e violino al Conservatorio nazionale di Città di Messico, con i quali F. collaborò più frequentemente furono Fernández, Roberto Gavaldón e Luis Buñuel. Ma nei film girati per quest ...
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diggi
diggì (digì), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Dg, Direttore generale. ◆ «Ma sarà [Hernan] Crespo a tirarci fuori da questa situazione», sottolinea [Massimo] Cragnotti jr., il diggì. (Repubblica, 24 novembre...
iperliberista
(iper-liberista), s. m. e f. e agg. Chi o che è fautore del liberismo a oltranza. ◆ Come tutti i candidati, persino [Carlos] Menem, López Murphy sostiene di essere il «nuovo». Non lo è. È stato ministro della Difesa del fallimentare...