MARTÍNEZ MONTAÑÉS, Juan
José F. Rafols
Scultore, nato ad Alcalá la Real (Spagna, provincia di Jaén) nel 1568, morto a Siviglia il 18 giugno 1649. Fu scolaro dello scultore Pablo de Rojas a Granata; [...] poi, da questa città si trasferì a Siviglia, allora grande centro artistico. Tra le sue numerose opere conservate a Siviglia sono specialmente notevoli quelle possedute dal Museo dell'università, il Crocifisso ...
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Poeta spagnolo (Saragozza 1486 circa - forse ivi 1535 circa), imitatore di Petrarca nel Cancionero (1513), nel quale sono raccolti romances, villancicos, canciones e la versificazione del primo atto della [...] Celestina di Fernando de Rojas. A imitazione dell'opera di quest'ultimo, J. scrisse anche Penitencia de amor (1514), che fu tradotta in francese da Gabriel de Gramond. Sua anche la Peregrinación a Jerusalén, Roma y Santiago (1514). ...
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Figlio (Madrid 1578 - ivi 1621) di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d'Austria; succeduto al padre il 13 sett. 1598, lasciò le redini del governo a F. Gómez Sandoval y Rojas, duca di Lerma, che [...] iniziò l'epoca dei "favoriti" e fu onnipotente fino al 1618, e poi al duca di Uceda. Durante il suo regno la Spagna continuò la guerra contro l'Inghilterra fino al 1604 e contro i Paesi Bassi fino al 1609 ...
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Teologo luterano (Hameln 1633 - Hannover 1722). Prof. di teologia all'univ. di Rinteln (1664), direttore del concistoro di Hannover (1674), abate di Loccum (1677). Fiducioso nella possibilità di riunione [...] fra protestanti e cattolici, ebbe a questo scopo trattative con C. Rojas de Spinola, fallite per l'intransigenza di M. nel non riconoscere la supremazia del papa e i decreti del Concilio di Trento. ...
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Poeta, narratore, saggista e critico argentino, nato a Buenos Aires il 24 agosto 1899. Visse in Europa fino ai 21 anni, e da qui portò in Argentina le mode letterarie "moderniste". Fondò e diresse con [...] R. Güiraldes, R. Rojas e altri la rivista Proa, che introdusse l'"ultraismo" nell'America latina. Ma la sua singolare personalità poetica superò il concettualismo delle prime posizioni programmatiche, riuscendo, spesso, a fare vera opera d'arte.
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. Dramma spagnolo della fine del sec. XV, celebre per il suo valore artistico e per l'ampia fortuna avuta nella letteratura castigliana. La prima edizione che ce lo conserva apparve a Burgos nel 1499 con [...] da Juan de Valdés (Diálogo de la lengua, 1535) e dal primo imitatore, Feliciano da Silva, La segunda C., Medina 1534.
Per il Rojas: M. Serrano y Sanz, Noticias biográficas de F. de R., y del impresor Juan de Lucena, in Rev. de Archivos, VI (1902), pp ...
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Attrice spagnola (sec. 17º), moglie di Miguel Ruiz; recitò a Madrid nella compagnia Heredia, al tempo di Filippo III e di Filippo IV, ma poi si ritirò a vita eremitica. Le sue vicende furono argomento [...] di una commedia (La Baltasara, 1652) composta in collaborazione da L. Vélez de Guevara, A. Coello e F. de Rojas Zorrilla. ...
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Antropologo statunitense (Chicago 1897 - New York 1958). Ha compiuto ricerche in numerose comunità di villaggio e urbane dell'America Centrale (Messico 1926-27, Guatemala 1931, 1933, 1948) inaugurando [...] nelle società industrializzate: Tepoztlan, a Mexican village (1930), Chan Kom, a Maya village (in collab. con A. Villa Rojas, 1934), The folk culture of Yucatan (1941; trad. it. parziale 1960), A village that chose progress. Chan Kom revisited ...
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Architetto (Cuenca, seconda metà sec. 16º - Madrid 1610). Allievo e collaboratore di Juan de Herrera, ne seguì lo stile, volgendone la semplicità in modi più pittoreschi. Nel 1591 divenne "maestro maggiore" [...] dei palazzi reali di Madrid e del Pardo. Ricostruì l'Alcázar reale di Segovia (1587-98). Dal 1604 realizzò per Francisco de Sandoval y Rojas il notevole complesso urbanistico di Lerma e nel 1608 diede i piani per la chiesa di S. José di Ávila. ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo di teatro spagnolo Dionisio Villanueva y Ochoa (Cordova 1774 - Madrid 1834); scrisse cantici, favole, "villancicos", ecc. Esercitò notevole influsso sul teatro del suo [...] tempo, traducendo opere di A. F. F. Kotzebue, V. Alfieri, M.-J. Chénier, Voltaire, ecc., e rimaneggiando opere di Tirso de Molina, di Lope de Vega, di Calderón, di Rojas Zorzilla. Tra le sue commedie: La comparsa de repente (1828) e La pupila (1830). ...
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empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...
ecofemminismo
(eco-femminismo) s. m. Corrente del femminismo che si ripropone di coniugare la difesa dei valori e dei diritti delle donne e la salvaguardia dei territori, della comunità, della biosfera, della salute. ♦ Tra le indicazioni...