Diplomatico romeno (n. in Macedonia 1858 - m. 1925); fu rappresentante della Romania a Vienna (1908), Costantinopoli (1908) e Londra (1912), dove svolse i negoziati per l'entrata del suo paese nella prima [...] guerra mondiale; nel 1919 rappresentò la Romania alla conferenza di Parigi. ...
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Generale e uomo politico romeno (Piteşti 1882 - Bucarest 1946); nell'autunno del 1919 occupò Budapest domando la rivolta di Béla Kun; capo di stato maggiore nel 1933, ministro della Difesa nel 1938, comandante [...] repressione del tentativo di colpo di stato degli ex alleati, la "guardia di ferro" (21 genn. 1941), l'A. legò la Romania all'Asse, facendola entrare in guerra. Fatto arrestare da re Michele dopo l'armistizio con l'URSS (23 ag. 1944), fu giustiziato ...
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Moldavia, Repubblica di Stato dell’Europa orientale; confina a O con la Romania e per il resto con l’Ucraina. Il territorio, allungato da N a S, corrisponde per la massima parte alla Bessarabia, alla quale [...] settentrionale, unita ai restanti territori della Repubblica moldava, formò la Repubblica socialista sovietica di Moldavia. Di nuovo annessa alla Romania (1941-44), dopo la guerra la M. seguì le vicende politiche dell’URSS e dagli anni 1970 fino alla ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] le comunità ungheresi che, a seguito delle vicende storiche del 20° sec., si sono trovate comprese nei confini di Romania (2 milioni, per lo più in Transilvania), Slovacchia, Serbia, Ucraina, Croazia. La dinamica demografica del paese è attestata da ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] m. Il versante settentrionale digrada verso il bassopiano del Danubio (fiume che segna, per circa 450 km, il confine con la Romania). A S dei Balcani il territorio si fraziona in valli fluviali e bacini di origine tettonica, a partire da quello che ...
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Quartogenito (m. Napoli 1331) di Carlo II d'Angiò, fu il 4 febbr. 1294 investito del principato di Taranto. Sposò in prime nozze Ithamar Ducas Comneno, figlia di Niceforo despota di Romania, e trasse da [...] ciò la pretesa a questo principato. Avendo sposato in seconde nozze Caterina, figlia di Carlo di Valois e di Caterina di Courtenay, aspirò anche al titolo di imperatore d'Oriente. Nella lunga guerra con ...
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Dobrugia
Regione tra il basso corso del Danubio e il Mar Nero, politicamente divisa dal 1940 tra Romania (per oltre i 2/3) e Bulgaria. La parte romena forma, secondo il riordinamento amministrativo del [...] . nel 1394 cadde sotto il dominio turco, cui soggiacque fino alla metà del sec. 18°. Contesa dal Congresso di Berlino in poi (1878) fra Romania e Bulgaria, con la Pace di Bucarest (1913) la D. fu divisa fra i due Paesi e la Pace di Neuilly (nov. 1919 ...
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Regione dell’Europa danubiana (27.500 km2), ripartita in seguito al Trattato del Trianon (1920) tra Ungheria, Romania e Iugoslavia (oggi Serbia). Posta tra il Mureș a N e il Danubio a S, dal Tibisco si [...] territorio romeno dove si trova la città più importante della regione, Timişoara (capitale storica della regione).
Già appartenente alla provincia romana della Dacia, il B. fu invaso da Goti, Unni, Gepidi, Avari e Bulgari; nel 12° sec. i Magiari lo ...
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Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Repubblica della Macedonia del Nord, a SO con il Kosovo (proclamatosi [...] giacimenti di carbone si trovano a Rtanj, Zaječar e Aleksinac; l’altro minerale di cui è ricca la regione montagnosa che si incunea fra Romania e Bulgaria è il rame, estratto a Bor e a Majdanpek, ma anche più a O, a Raška, tra i due massicci del ...
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Uomo politico romeno, secondo figlio di Ion Brǎtianu iunior, fondatore del Regno di Romania. Nato nel 1866 a Florica, morì in carcere nel 1950. Studiò al politecnico di Parigi e, rientrato in patria, si [...] fu nominato presidente del partito liberale. Durante la guerra si mantenne in disparte. Con Maniu e con altri capi democratici protestò contro la sovietizzazione della Romania. Fu imprigionato senza processo, prima delle elezioni politiche del 1946. ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...