Regione dell’Europa danubiana (27.500 km2), ripartita in seguito al Trattato del Trianon (1920) tra Ungheria, Romania e Iugoslavia (oggi Serbia). Posta tra il Mureș a N e il Danubio a S, dal Tibisco si estende verso E fino alle Alpi Transilvane. È percorsa dal Timiș e dal Bega (canalizzato). La parte occidentale, compresa nella Voivodina e quasi del tutto pianeggiante, è una zona favorevole alla coltura dei cereali, del tabacco e della canapa. La parte orientale, collinosa e montuosa, rientra nel territorio romeno dove si trova la città più importante della regione, Timişoara (capitale storica della regione).
Già appartenente alla provincia romana della Dacia, il B. fu invaso da Goti, Unni, Gepidi, Avari e Bulgari; nel 12° sec. i Magiari lo inserirono in modo stabile nel loro dominio. Dal 1552 al 1718 rimase sotto il dominio turco dal quale fu liberato da Eugenio di Savoia. Divenuto provincia di frontiera dell’Austria-Ungheria, vi affluirono coloni serbi, tedeschi, che uniti ai magiari e ai romeni, e a gruppi nazionali minori, diedero alla regione una peculiare fisionomia etnicamente composita.