Laron, Zvi
Pediatra ed endocrinologo romeno (n. Cernauti, Romania, 1927). Si trasferì in Israele nel 1948, dove fu direttore (1958-92) dell’Istituto di endocrinologia pediatrica della Tel Aviv University. [...] Nanismo di L.: tipo di nanismo che presenta un’alta concentrazione plasmatica di GH, ormone somatotropo ...
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Babès, Victor
Medico e patologo romeno (Vienna 1854 - Bucarest 1936). Fece importanti studi sull’eziologia e la patogenesi di rabbia, tubercolosi, lebbra, morva, salmonellosi, difterite, pellagra. Identificò [...] in un protozoo (Babesia) l’agente di una zoonosi, talvolta trasmessa anche all’uomo, con sintomi analoghi alla malaria (babesiosi). Noduli di B.: ammassi di cellule infiammatorie e gliali intorno ai neuroni ...
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Goldmann, Lucien
Filosofo e sociologo romeno, naturalizzato francese (Bucarest 1913 - Parigi 1970). Prof. di sociologia della letteratura alla Sorbona, ha sviluppato un particolare metodo di analisi [...] delle opere letterarie e filosofiche che, muovendosi nell’ambito di un marxismo fortemente ispirato al Lukács di Storia e coscienza di classe e poi anche allo strutturalismo di J. Piaget, lo ha portato ...
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Alto dignitario e uomo di cultura romeno (n. Fierăşti, Valacchia, 1579 circa - m. dopo il 1658). Possessore di una delle più ricche biblioteche europee, favorì lo sviluppo delle tipografie di Govora e [...] Târgovişte. Si adoperò anche per l'adozione del romeno nelle chiese del suo paese. Tradusse dal latino in slavo ecclesiastico la Imitatio Christi (1647) e dal greco in slavo ecclesiastico e in romeno il romanzo Barlaam e Josaphat (1648). ...
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Poeta romantico romeno, nato a Târgoviste (Valacchia) nel 1809, morto nell'ottobre del 1831 a Craiova. La morte immatura non gli lasciò tempo di scrivere che 5 0 6 liriche. Tuttavia il C. è considerato [...] oggi uno fra i più espressivi esponenti del romanticismo romeno d'imitazione occidentale (massime francese). Grandi pregi ha come innovatore della metrica e nel processo di formazione della lingua letteraria.
Liriche più note: Ruinele Târgoviòtei (Le ...
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Uomo politico romeno, nato nel 1818 a Piteṣti, morto a Bucarest il 2i giugno 1892. Fratello maggiore di Ion C.B. (v.), lo accompagnò a Parigi per attendere agli studî, ma soprattutto per partecipare ai [...] di quest'ultimo, la figura di Demetrio B. trova il suo posto più adeguato fra gli agitatori liberali dell'Europa rivoluzionaria e, accanto a quella di C.A. Rosetti (v.), riflette gl'ideali mazziniani nell'ideologia politica del risorgimento romeno. ...
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TITULESGU, Nicolae
Petru IROAIE
Uomo politico romeno, nato a Craiova il 4 marzo 1883, morto a Cannes il 18 marzo 1941. Addottorato alla Sorbona, professore di diritto civile alle università di IaŞi [...] dal 1912, ministro delle Finanze nel 1917 e nel 1921, fu dal 1922 ministro a Londra e, contemporaneamente, delegato romeno presso la Società delle Nazioni. Dopo un breve periodo come ministro degli Esteri (giugno 1927-luglio 1928), riprese il suo ...
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Primo tipografo romeno. Era diacono a TargoviŞte, capitale allora del principato di Valacchia. Verso l'anno 1557 passò in Transilvania, assumendo la direzione della tipografia, con lettere cirilliche, [...] del C. riflettono il dialetto parlato nella Transilvania meridionale e nella Valacchia, dialetto che è poi divenuto la lingua letteraria dei Romeni.
Bibl.: I. Bianu e N. HodoŞ, Bibliografia românească veche, I, pp. 53-93 e 516-29; N. Iorga, Istoria ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...