Filologo, linguista e critico letterario russo (Mosca 1896 - Boston 1982). Iniziatore del metodo formalista in critica letteraria, è da considerarsi anche fra i fondatori, con N. Trubeckoj, nel Circolo linguistico di Praga, dello strutturalismo in linguistica. Fondatore del "binarismo" in fonologia e più generalmente in linguistica, ha aperto numerose direzioni di ricerca, talora genialmente, come ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] significanti, della forma (fonetica, sintattica, ecc.) delle parole e del discorso. RomanJakobson ha scritto che «la messa a punto della comunicazione rispetto al messaggio in quanto tale, cioè l’accento posto sul messaggio per sé stesso, ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] Combray e il tempo nell'opera di Proust, le allegorie nel Roman de la rose di Guillaume de Lorris, la Cattedrale in Du sens, Paris 1970 (tr. it.: Del senso, Milano 1974).
Jakobson, R., O Khudozhestvennom realisme, Praha 1921.
James, H., The art of ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] , Albert (1971), Métonymie et métaphore, Paris, Klincksieck (trad. it. Metonimia e metafora, Torino, Einaudi, 1975).
Jakobson, Roman (1963), Essais de linguistique générale, Paris, Minuit (trad. it. Saggi di linguistica generale, Milano, Feltrinelli ...
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Metrica
Italo Pantani
Nel panorama della ricerca letteraria, sia italiana sia internazionale, la metricologia rappresenta una disciplina tra le più vitali. In virtù del rinnovamento derivatole dal sostegno [...] completa dipendenza del verso dalla lingua, e di R. Jakobson, teorico della forma poetica quale violenza organizzata sulla lingua, , per es., Les formes fixes dans la poésie du Moyen Âge roman, 1998; Métriques du Moyen Âge et de la Renaissance, 1999; ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] tempi e soprattutto in seguito all'opera maieutica di R. Jakobson, l'aspetto di un ‛segnale', sia esso da vedersi come Montale, in Svevo, Musil, Kafka, Beckett, in non poco nouveau roman (ad esempio Pinget), e così via.
c) Gli altri segni letterari ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] ", per usare l'espressione di R. Jakobson), alla tecnica propriamente letteraria della raffigurazione simbolica the theatre and in social life, London 1972.
Caillois, R., Puissances du roman, in Approches de l'imaginaire, Paris 1975, pp. 147-243 (tr ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] tipi di sistemi metrici in molte lingue (v. Jakobson, 1923) ha rivoluzionato tutta la metrica che prima o Il dio nascosto, Bari 1971).
Goldmann, L., Pour une sociologie du roman, Paris 1964 (tr. it.: Per una sociologia del romanzo, Milano 1967). ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] come un autentico campo di ricerca. In tal senso, faceva notare Ejchenbaum riprendendo una lucida precisazione del linguista Roman O. Jakobson, oggetto della teoria non è la letteratura ma la "letterarietà", non l'insieme delle opere ‒ come tale ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] al suo interno studiosi di letteratura, poesia e cinema come Jurij N. Tynjanov, Boris M. Ejchenbaum, Osip M. Brik, Roman O. Jakobson. Pur non costituendo una scuola in senso stretto, i formalisti indirizzarono le loro ricerche sul riconoscimento dell ...
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intersemiotico
agg. Relativo al passaggio tra sistemi di rappresentazione e di segni diversi, allo scambio tra linguaggi e forme espressive diverse. ◆ Quando si analizzi una traduzione vera e propria, da una lingua all’altra, nessuno si sognerebbe...
conativo
agg. [der. del lat. conari «tentare»; v. conato e conazione]. – 1. a. In linguistica, di forma verbale che esprime la volontà o lo sforzo, il tentativo di compiere un’azione. b. In linguistica, funzione conativa, secondo Roman Jakobson,...