Giuoco che consiste nel far correre e incontrare, secondo certe regole, delle palle su un tavolo ricoperto di panno al quale anche si dà il nome di bigliardo.
Storia. - L'origine del bigliardo è incerta, [...] al sec. XVI, le notizie sono malcerte, e svariatissime le ipotesi. In Francia billart significa nel Medioevo bastone; nel RomandelaRose si dice billart un vecchio costretto a reggersi col bastone. Nel 1429 si parla nel Journal d'un bourgeois ...
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Il gioco della dama si svolge su una scacchiera di 64 o di 100 caselle (dama "alla polacca"), tra due avversarî che dispongono ciascuno di dodici o venti pedine bianche o nere. Vince chi è riuscito a prendere [...] di dama non gli venne che più tardi, e una delle prime menzioni se ne trova in una traduzione inglese (Ferumbras) del RomandelaRose (1382). Il nome più comune era quello di tavole. In Italia il primo accenno a un giuoco di dame (ludus dominarum ...
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SANTILLANA, Íñigo López de Mendoza, marchese de
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Carrión de los Condes il 19 agosto 1398, morto a Guadalajara il 25 marzo 1458. Figlio di Diego Hurtado de Mendoza, [...] musicali, le impalcature più appariscenti e più pittoriche, e in fondo mostrava di aderire con altrettanta simpatia al RomandelaRose, al Trésor di Brunetto Latini, ai romanzi arturiani, a Michault per le sue "baladas, canciones, rondeles, lays e ...
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Poeta, nato verso il 1345 a Vertus (Marne). Il nome gli venne da una casetta di campagna, Les champs, ch'egli possedeva alle porte della sua città natale. Ebbe anche il soprannome di Morel, o Maure, per [...] certezza. Il D. ha lasciato incompiute due opere di più lungo respiro: la Fiction du lion (2954 versi), poema allegorico, in parte ispirato al RomandelaRose, che vuol essere la critica del regno di Carlo VI mediante l'elogio del regno di Carlo V ...
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L'uso della fibbia discende logicamente da quello della cintura (v.), che essa venne a tenere stretta di solito sul davanti della figura. Nel mondo classico essa è in generale formata da una placca di [...] durante il Medioevo, come gioielli complementari di ogni veste. Erano, essi, doni che si offrivano, come si legge nel RomandelaRose, in molte occasioni alle dame, le quali li mettevano non solo ai loro corpetti ma anche nelle acconciature di velo ...
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GUILLAUME de Machaut
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Machault nelle Ardenne circa il 1300, morto a Reims nell'aprile 1377. Seguì gli studi di teologia, e la sua carriera ecclesiastica si svolse [...] sua conoscenza, ed esperienza notevole, della musica. Nei poemetti narrativi e allegorici, più stretti all'imitazione del RomandelaRose, recò un elemento personale, che meglio li distingue. Il suo primo successo, dopo un giovanile Dit dou Vergier ...
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Nato a Lilla verso il 1128, morto a Cîteaux nel 1202. Insegnò probabilmente a Parigi; fattosi monaco cisterciense, partecipò, seguendo le direttive del terzo concilio del Laterano (1179), dove intervenne, [...] passò nel Tesoretto di Brunetto Latini e nel RomandelaRose - si duole della depravazione umana e si scaglia contro la lussuria. Ed è la stessa Natura che nel poemetto Anticlaudianus delibera la formazione dell'uomo perfetto che potrà combattere i ...
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Scrittore francese, vissuto nel sec. XV. Fu prete e maestro dei cori a Béthune, dove era nato; compose, sotto il manifesto influsso del RomandelaRose, una ampia opera satirica moraleggiante, che ebbe [...] nel corso del sec. XVI larga divisione e numerose ristampe: Le livre dela Diablerie, en rimes et par personnaiges (Parigi 1508, 1531 ecc.). È un dialogo fra Lucifero e Satana, dove è fatto discorso di tutti gli errori e peccati che selon leurs ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] cura di C. Segre, M. Marti, Milano-Napoli 1959.
Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano-Napoli 1960.
Le RomandelaRose, a cura di S. Battaglia, Napoli 1947.
G. Boccaccio, Amorosa Visione, a cura di V. Branca, Firenze 1944.
id., Genealogia ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] posteriore alla tarda antichità e all'Alto Medioevo. Un compito affine sta innanzi a chi voglia conoscere il testo del RomandelaRose noto a quell'autore della sua parafrasi in fiorentino, detta Il Fiore, in cui a qualcuno è sempre parso di ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...