Ragione
Nicolò Mineo
. Personaggio allegorico del Fiore, corrispondente a " Raison " del RomandelaRose. Personifica, lei che è opera di Dio (XXXV 9-10), il momento della riflessione e del controllo [...] non intende distogliersi dal suo desiderio (IX-XI). Tornerà Ragion la bella dopo un ulteriore scacco del giovane innamorato (XXI 14, che Jean de Meun assegna a tale incontro nel RomandelaRose. R. vuol persuadere Amante a porsi sotto la sua ...
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Citerone (Ceterone)
Luigi Vanossi
Il nome appare tre volte (la prima nella forma Ceteron), nel Fiore, dove sta a indicare la mitologica sede di Venere, in corrispondenza con Cytheron del Romandela [...] Rose (15661 ss.): Allor Franchezza sì ha cavalcato, / e dritto a Ceteron sì se n'è ita, CCXV 8; Venusso sì montò sus' un ronzino legato l'epiteto Citerea di Pg XXVII 95: cfr. anche la falsa etimologia datane dal Boccaccio nelle Chiose al Teseida (I ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] ’altra classe sociale, specialmente del clero, è frequente, tra l’altro, nella lirica goliardica o nel RomandelaRose, mentre la s. politica e quella politico-religiosa appaiono nei sirventesi provenzali, nelle liriche di Walter von der Vogelweide ...
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Menestrello francese, autore del Romandela Violette che narra dell'innocenza riconosciuta di una donna, amica fedele di Gerardo di Nevers, calunniata da un cavaliere sleale. Per convalidare la sua accusa, [...] 1227, è, con qualche variante, quello di opere anteriori, quali il RomandelaRose (1199-1201) e il Comte de Poitiers (1180); ben diverso è però il tono poetico, che nel Romandela Violette è lirico, con inserzioni di poesie amorose derivate dai ...
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Titolo attribuito nel 1881 a un poemetto toscano contenuto in un codice pergamenaceo (probabilmente prima metà 14° sec.) della Biblioteca universitaria di Montpellier. Riduzione, in 232 sonetti, della [...] parte narrativa del RomandelaRose, descrive le difficoltà che deve affrontare un amante nella conquista del fiore, cioè della donna. L’opera fu composta nel terzultimo o al massimo penultimo lustro del Duecento, ma incerta è l’identità del suo ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del RomandelaRose, è quasi certamente [...] opera dello stesso autore del Fiore, ragione per la quale chi attribuisce questo a Dante deve attribuirgli anche il Detto. E proprio le minori qualità artistiche di quest’ultimo sono il principale argomento di coloro che negano l’attribuzione. ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] parte una libera versione di un episodio, «Le Plaid», del Romande Renard. Lo slancio religioso del Duecento trova il più alto del Quattrocento in poi. Il romanzo allegorico francese, RomandelaRose, fu tradotto intorno al 1300 dal brabantino H. ...
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Poeta francese (n. Meung-sur-Loire 1240 circa - m. 1305 circa); continuò il RomandelaRose lasciato incompiuto da Guillaume de Lorris. In tale continuazione, che ai 4058 versi ottosillabi della prima [...] rosa, era stata rinchiusa da Gelosia. I personaggi restano gli stessi e uguale resta la veste allegorica; ma lo spirito è mutato, poiché all'amore cortese si sostituisce l'amore carnale, i cui diritti sono difesi con ingenuo naturalismo. Il racconto ...
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Poeta francese (sec. 12º-13º); compose (circa 1200) La pucelle à laRose, noto anche come Le romandelaRose ou de Guillaume de Dole, in cui tra l'altro inserisce, per interrompere la monotonia della [...] questo che avrà fortuna straordinaria in altri romanzi d'autori posteriori. Compose inoltre, dopo il 1204, il delicato ed elegante Lai de l'ombre e, prima del 1204, L'Escoufle, di materia bizantina, in cui, in polemica con i romanzi di Chrétien ...
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Poeta e cronista (Desvres, Pas-de-Calais, 1435 circa - Valenciennes 1507). Storiografo di Carlo il Temerario, duca di Borgogna, per cui scrisse le Chroniques des ducs de Bourgogne (1474-1506), partecipò [...] alla politica e alla cultura di quella corte e fu uno dei "grands rhétoriqueurs": le sue poesie sono allegoriche, storiche, didattiche (Les Faictz et Dictz de J. M.). Parafrasò in prosa e commentò il RomandelaRose. ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...