GUILLAUME DE DOLE
Salvatore Battaglia
. Poema francese di autore anonimo (ma attribuito a Jehan Renart), composto tra gli anni 1199-1201.
Forse il suo primo e vero titolo doveva essere RomandelaRose, [...] che sembra più legittimo, come fa fede anche il Romandela Violette di Gerbert de Montreuil (v.), sua diretta imitazione; ma l'omonimia con il più celebre RomandelaRose di Guillaume de Lorris ha indotto a intitolare il romanzo dal nome del ...
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MOLINET, Jean
Salvatore Battaglia
Poeta e cronista francese, nato a Desvresen-Boulonnais nel 1435, morto a Valenciennes il 23 agosto 1507. Canonico a Valenciennes, storiografo della casa dei duchi di [...] alla cortesia erotica e alla dottrina allegorica di Jean de Meung (e riadattò in prosa, con intenti moralistici, il RomandelaRose, Lione 1503), ma senza la freschezza stilistica e la robustezza rappresentativa del modello. Le sue poesie hanno un ...
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GIOVANNI di Montreuil
Giuseppe Martini
Umanista francese, nato verso il 1354. Fu prevosto di S. Pietro a Lilla, e segretario delle Finanze del re di Francia Carlo VI, il quale lo inviò spesse volte [...] in Inghilterra, in Scozia, in Italia, in Germania, e ad Avignone. Nella disputa intorno al RomandelaRose parteggiò per Jean de Meung contro Christine de Pisan e Gerson. Dopo l'assassinio di Luigi d' Orléans, partecipò alle lotte delle fazioni che ...
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HUON de Méry
Poeta francese, vissuto nella prima metà del sec. XIII. Nella sua unica opera si dice di Méry (sur-Seine), monaco a Parigi nell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés; mentre per riferimenti [...] Tournoiement Antecrist, di circa 3000 versi, occupa un posto notevole nella letteratura allegorica, antecedente immediato del RomandelaRose di Guillaume de Lorris. H. de M., per quanto si dichiari umile rimatore, rispetto al contemporaneo Raoul ...
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GUILLAUME de Déguileville
Manlio Duilio Busnelli
Poeta francese del sec. XIV, nato probabilmente a Digulleville sulla Manica. Fattosi monaco cisterciense nell'abbazia di Châlis, cominciò a comporre [...] verso il 1330, ad imitazione del RomandelaRose, un vasto poema allegorico, diviso in tre parti: Pèlerinage dela vie humaine (due redazioni); Pèlerinage de l'âme; Pèlerinage de Jésus Christ. La seconda parte, scritta tra il 1355 e il 1358, ...
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MICHEL, Francisque
Carlo Pellegrini
Erudito e filologo francese, nato a Lione nel 1809, morto a Parigi nel 1887. Inviato da F. Guizot in Inghilterra e in Scozia a ricercare documenti dell'antica cultura [...] a una prima conoscenza diretta del Medioevo. Fra i molti testi pubblicati dal M. ricorderemo: Charlemagne, Le Roman du Saint-Graal, Le RomandelaRose. Tra le sue ricerche erudite: Recherches sur le commerce... pendant le moyen âge (1852-54); Le ...
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HORNPIPE
Francesco Vatielli
. Con questo nome il Chaucer designa, nella sua traduzione del RomandelaRose, lo strumento a fiato nel testo francese chiamato Estive de Cornoaille. Era in uso nel sec. [...] XIII nei paesi di Galles e della Scozia. Consisteva in una piva fatta di corno (di bue o di altro animale affine) e da un primitivo modello dovette diventare lo Stockhorn comune negli stessi paesi fino ...
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FRESCOBALDI, Dino
Simona Foà
Terzogenito del banchiere e poeta Lambertuccio e di Adimaringa Ruffoli, nacque a Firenze dopo il 1271, anno del matrimonio dei suoi genitori. Il nome della madre è noto [...] super "Comedia" Dantis Allegherii, a cura di S. Bellomo, Firenze 1989, pp. 38 s.; L.F. Benedetto, Il "RomandelaRose" e la letteratura italiana, Halle 1910, pp. 151-156; M. Barbi, Studi sul Canzoniere di Dante, Firenze 1915, passim; F. Figurelli ...
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GORRA, Egidio
Paolo Zublena
Nacque il 1° giugno 1861 a Fontanellato, presso Parma, da Fausto e da Barbara Ranza. Originaria di Piacenza, la famiglia vi fece ritorno pochi anni dopo la nascita del G., [...] ultimi si trova nel volume zanichelliano Studi di critica letteraria (Bologna 1892), che comprende, oltre a saggi sul Romandelarose, sull'autore del Pecorone e sul Reggimento di Francesco di Barberino, l'importante studio Il "Cavaliere errante" di ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] posteriore alle Novellae del Morlini, una volta che abbia superato l'ostacolo iniziale di presentare, come d'obbligo dal Romandelarose in poi, l'innamoramento del protagonista nei termini di un'allegoria mondana a chiave, finisca poi per procedere ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...