BOCCACCI, Boccaccino, detto il Boccaccino
Alfredo Puerari
Figlio di Antonio, nacque a Ferrara prima del 22 ag. 1466, giorno in cui morì sua madre Diamante Oldoini (Bonetti, 1923, p. 64).
Antonio, cremonese, [...] trascuratezza nella resa degli abbigliamenti, rivelano una prima frattura nel calmo stile boccacciniano: qualche eco già del Romanino e il risolversi della parata in azione più diretta e comunicativa sono segni delle pressioni esercitate sull'anziano ...
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SILVIO, Gian Pietro (Giovan Pietro, Giampietro). – Non si conoscono luogo e data di nascita di questo pittore, figlio di un certo Marco di Francesco (sconosciuto risulta il nome della madre)
Mattia Biffis
, [...] di Giorgione (catal., Mantova), a cura di V. Sgarbi, Milano 2004, pp. 154 s., nn. 30-31; A. Ballarin, La “Salomè” del Romanino ed altri studi sulla pittura bresciana del Cinquecento, a cura di B.M. Savy, I, Cittadella 2006, pp. 219-254; G. Fossaluzza ...
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STAGIONI
Lucio GIALANELLA
Salvatore AURIGEMMA
Rosanna TOZZI
. Astronomia. - Definizioni. - Il Sole, nel moto apparente, descrive sulla sfera celeste un cerchio massimo detto eclittica, cerchio [...] puramente mitologico. Jacopo Tintoretto ne fece soggetto di sue pitture nella Scuola di S. Rocco e nel Palazzo Ducale. Il Romanino non le dimentica fra le allegorie del castello di Trento, mentre Cristoforo Gherardi le dipinse nella Sala d'Opi in ...
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MOIETTA, Nicola
Alessandro Serafini
MOIETTA (Moietta Mangone), Nicola. – Figlio di Antonio, nacque tra il 1480 e il 1485 a Caravaggio. Nei documenti e nelle firme autografe il M. è ricordato anche come [...] in un linguaggio personale e autonomo, in quest’occasione vicino alle forzature grafiche e cromatiche di Civerchio e di G. Romanino, e quindi gli affreschi sono coerenti con una datazione intorno alla metà degli anni Trenta. Al contrario il registro ...
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OLIVIERI, Maffeo
Vito Zani
OLIVIERI, Maffeo. – Nacque nel 1484, come si desume dalla polizza d’estimo del 1534 del Comune di Brescia, ove l’«intaliatore» fu registrato cinquantenne, abitante nel quartiere [...] emiliana (in questo caso in rapporto ai Compianti fittili), con rimandi alla pittura, prevalentemente di Foppa, Romanino e Moretto (Passamani, 1989). Come intagliatore, dovette risentire fortemente del linguaggio lombardo introdotto nel Bresciano a ...
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SANDRINI, Tommaso
Filippo Piazza
SANDRINI, Tommaso. ‒ Nacque a Brescia tra il 1579 e il 1580 da Alberto (Feinblatt, 1992, p. 44 nota 10).
Il fatto che quest’ultimo fosse attestato in qualità di «lustrator» [...] - R. Prestini, Brescia 2002, pp. 213-280; B.M. Savy, Manducatio per visum. Temi eucaristici nella pittura di Romanino e Moretto, Cittadella 2006, p. 80; S. Signaroli, Brescia, Venezia, Leida: i Chronica di Elia Capriolo nella Respublica literaria ...
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RICCHINO, Francesco
Maria Fiori
RICCHINO (Richini, Richino), Francesco. – Nacque a Bione, in Val Sabbia (odierna provincia di Brescia), da «magister» Crescinbene e da Maria «de Lanfranchis», verosimilmente [...] a cura di C. Sabatti, Roccafranca 2006, pp. 71-73; F. Fisogni, Brescia e Bergamo nella seconda metà del Cinquecento: dopo Romanino, Moretto, Moroni, in Lombardia manierista. Arti e architettura 1535-1600, a cura di M.T. Fiorio - V. Terraroli, Milano ...
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PAGLIA, Francesco
Rita Dugoni
PAGLIA, Francesco. – Figlio di Antonio e di Laura, fu battezzato il 6 ottobre 1635 in S. Giovanni Evangelista a Brescia (Boselli, 1964, p. 124).
Pellegrino Antonio Orlandi [...] , p. 48; M. Consadori, Il «Giardino della Pittura» …, in Brixia Sacra, 2005, n. 3-4, pp. 367-383; A. Dalerba, in Da Romanino e Moretto… (catal.), a cura di E. Lucchesi Ragni - R. Stradiotti, Brescia 2006, pp. 136-145; A. Dalerba, ibidem, pp. 27-28; E ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] dei primi anni Venti, l’arrivo delle storpiature anticlassiche del poderoso Pordenone, le fantasie degli eccentrici padani come Romanino, la penetrazione della Maniera tosco-romana, con l’arrivo di Francesco Salviati e Vasari, l’orientamento cupo e ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] artistica. L'impresa, che coronava la radicale ristrutturazione del palazzo promossa dal porporato, coinvolgeva anche Girolamo Romanino e Marcello Fogolino; ma questa volta il ruolo di coordinatore spettò proprio al Luteri.
Nonostante la poco ...
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romanino
s. m. [der. di romano1]. – Moneta grossa d’argento (detta grosso romanino o semplicem. romanino), di cui il senato di Roma iniziò la coniazione alla metà circa del sec. 13°: ha al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...